Chiaravalle (Ancona) , martedì, 7. aprile, 2015 17:26 (ACI Stampa).
Santa Maria in Castagnola è un’abbazia cistercense nel cuore della città di Chiaravalle, in provincia di Ancona. È lì dal XII secolo. Anche il suo chiostro. Che però il Comune avrebbe ceduto perché venga smantellato per fare spazio alla strada per un mega centro commerciale da costruire nelle vicinanze. A rivelare l’incredibile storia è Il Resto del Carlino. Incredibile, anche perché c’è un vincolo statale sul chiostro millenario. In sintesi, non si poteva vendere.
Saranno le indagini a stabilire se si è trattato di incuria o di malafede. Perché l’ok al piano era stato dato nel 2012, dall’allora giunta guidata da Daniela Montali (Pd). Una giunta che era già stata sfiduciata da 16 giorni quando aveva dato l’ok al nuovo piano urbanistico, con il quale veniva approvata la costruzione di un centro commerciale accanto all’antica abbazia.
Un centro commerciale grandissimo, che doveva sorgere in centro città, proprio a fianco al chiostro del complesso cistercense. Il primo progetto parlava di un centro di 3 mila metri quadrati, poi ridotto a 2200 metri quadrati, poi ulteriormente bocciato dalla nuova giunta Costantini, che ora è in attesa di un nuovo piano.
Al di là delle dimensioni del progetto, c’era un ex consigliere comunale che da tempo chiedeva lumi sulla cessione del chiostro dell’Abbazia. Il chiostro, infatti, era considerato vincolato dallo Stato. In una parola, inalienabile. Eppure, c’è già un preliminare di vendita tra la Servizi Srl (proprietaria del terreno dove dovrebbe sorgere il centro commerciale) e la Cedi March.
Riferisce Il Resto del Carlino che a maggio del 2010 il Comune ha ceduto alla parrocchia il diritto di superficie (per 99 anni) su 800 metri quadrati di monastero millenario che a sua volta era stato venduto quasi 30 anni fa dal Monopolio di Stato al Comune per 400 milioni di lire con il vincolo di destinazione pubblica, “che non può essere mutata”. del bene.