Kiev , venerdì, 14. aprile, 2023 17:00 (ACI Stampa).
Ci saranno celebrazioni della Pasqua ortodossa, nella Lavra di Kyiv, ovvero in quel complesso di monasteri che è stato fino a marzo gestito dalla Chiesa Ortodossa Ucraina legata al Patriarcato di Mosca. E le celebrazioni saranno officiate dal metropolita Epiphany, a capo della Chiesa Ortodossa Ucraina, la autocefalia nata dopo la concessione fatta agli ucraini dal Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli e mai accettata da Mosca. Ma i monaci ortodossi che da sempre sono rimasti nella Lavra non vogliono lasciare il complesso.
L’antefatto. I monasteri della Lavra di Kyiv sono, dal tempo in cui la Chiesa poté riuscire dalla catacombe, gestiti dalla Chiesa Ortodossa Ucraina legata al Patriarcato di Mosca. Sono luogo di origine e tradizione della fede cristiana in Ucraina, portano la memoria di molti martiri e sono centro della storia cristiana nata con il Battesimo di Kyiv. Ma la Lavra delle Grotte è formalmente proprietà dello Stato, che aveva concesso la gestione con un contratto scaduto a marzo e che si è deciso di non rinnovare. Da qui, le proteste dei monaci, restii a lasciare un luogo che considerano sacro, un appello di Papa Francesco, e un dibattito molto forte che va al di là della mera questione amministrativa.
Perché nella Lavra i monaci erano russi, e russo era la lingua prevalente, ed era rimasto così nonostante, dopo l’indipendenza dall’Unione Sovietica, l’Ucraina abbia acquisito sempre più coscienza della sua identità nazionale, della sua lingua, della sua storia.
L’aggressione della Russia ha esacerbato i toni, già forti dopo la concessione dell’autocefalia. Di fronte alla propaganda pro-guerra del Patriarcato di Mosca, l’Ucraina ha risposto prima con una proposta di legge (ancora non approvata) che di fatto mette fuorilegge le confessioni religiose con sede all’estero, e ora con la decisione di non rinnovare la concessione della Lavra, luogo che ricorda alla fine un passato coloniale sovietico che non è mai andato via.
Ma il tema è anche spirituale. Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, padre e capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, parlando con Radio Maria lo scorso 12 aprile ha notato che "questo scandalo intorno alla Lavra di Kyiv sta portando ad un atteggiamento estremo nei confronti della vita spirituale della Chiesa nel suo complesso... Il Metropolita Epifanyi ha rilasciato una dichiarazione che condanna i balli che si sono tenuti lì mentre altre persone stavano pregando. Anche gli appelli di gruppi completamente atei che cercano di rimuovere la Chiesa dalla vita pubblica, utilizzando come pretesto il comportamento scandaloso del clero, sono pericolosi per la pace e l'armonia pubblica e mettono a rischio qualsiasi vita religiosa ecclesiale”.