Oristano , mercoledì, 12. aprile, 2023 14:00 (ACI Stampa).
Torna in classe il 16 aprile, dopo due mesi di sospensione, Marisa Francescangeli, maestra di 58 anni che era stata sospesa per due mesi dalla scuola primaria di San Vero Milis, vicino a Oristano, per aver fatto costruire ai bimbi un bracciale con delle perline, come un piccolo rosario, e aver recitato con loro un’Ave Maria. Era accaduto durante una ora di supplenza, il 22 dicembre, e il fatto era stato segnalato da due mamme, che avevano protestato con il preside.
Da lì, una sorta di teatro dell’assurdo. C’era stata una riunione con i genitori convocata proprio dal dirigente, durante la quale la maestra era arrivata persino a scusarsi, sottolineando come le fosse sembrato un gesto naturale far dire una preghiera, considerando che i bambini frequentano tutti l’ora di religione. Un fatto, questo, che non è stato confermato dalla scuola. Ma no, la maestra non voleva mancare di rispetto a nessuno.
Le scuse, però, non sono bastate. Così, a tre mesi dall’accaduto, la maestra Francescangeli ha ricevuto una raccomandata in cui l’Ufficio Scolastico di Oristano la “puniva” con 20 giorni di sospensione e la riduzione dello stipendio.
Marisa Francescangeli ha una ampia carriera da insegnante alle spalle, cominciato negli Anni Ottanta, ed è anche Consigliera Provinciale dell’Associazione Italiana maestri cattolici.
Il caso è seguito dall'avvocata della Uil Elisabetta Mameli, che farà ricorso contro il provvedimento. Parlando con Avvenire, l’avvocato ha definito il provvedimento “chiaramente sproporzionato”, mentre la vicenda è stata oggetto di interrogazioni e dichiarazioni di vari parlamentari che la hanno portata sul tavolo del ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara.