Città del Vaticano , mercoledì, 12. aprile, 2023 16:00 (ACI Stampa).
Si è parlato soprattutto delle opportunità ecumeniche fornite dal 1700esimo anniversario del Concilio di Nicea negli incontri che si sono avuti in Vaticano tra la nuova leadership del Consiglio Ecumenico delle Chiese e il Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. La delegazione ecumenica è stata in Vaticano il 22 e 23 marzo, ed ha avuto anche un incontro con Papa Francesco in udienza privata.
Il Consiglio Ecumenico delle Chiese è noto anche come Consiglio Mondiale delle Chiese. Fondato nel 1948, è stato visitato da tre Papi, tra cui Papa Francesco. Nella visita dello scorso 22-23 marzo in Vaticano, si è presentato con una leadership nuova: il vescovo Heinrich Bedford-Strohm, luterano, moderatore del Comitato Centrale, il reverendo Jerry Pillay, della Chiesa Riformata del Sudafrica, segretario generale, e Vasile-Octavian Mohic della Chiesa Ortodossa Rumena, che dirige il programma per le relazioni ecumeniche.
Come detto, il 23 marzo c’è stata l’udienza privata con Papa Francesco, insieme al Cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, e di don Andrzej Choromanski, officiale del dicastero incaricato per le relazioni multilaterali.
Il reverendo Pillay ha espresso al Papa gratitudine per l’enfasi sull’importanza della vocazione comune dei cristiani ad essere segno visibile di riconciliazione e unità. In particolare, Pillay faceva riferimento al messaggio inviato da Papa Francesco all’XI assemblea della CEC lo scorso settembre 2022.
Da parte sua, riferisce il dicastero, il Papa ha ribadito l’impegno irrevocabile della Chiesa a perseguire il cammino dell’Unità dei cristiani.