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I cavalieri di san Giovanni Paolo II in difesa del loro Patrono, il 2 aprile a San Pietro

I cavalieri di San Giovanni Paolo II |  | Archivio dei Cavalieri
I cavalieri di San Giovanni Paolo II | Archivio dei Cavalieri
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I cavalieri di San Giovanni Paolo II | Archivio dei Cavalieri

Pochi sanno che il più giovane cavalierato cattolico ha come patrono san Giovanni Paolo II. È stato fondato il 14 gennaio del 2011 a Varsavia in Polonia. Quel giorno Papa Benedetto XVI approvò un miracolo per l’intercessione di Papa Wojtyla, aprendo la strada per la sua canonizzazione. Per un gruppo di fedeli questo evento è stato un impulso per fondare un ordine cavalleresco che formasse gli uomini di fede cattolica per essere mariti, padri e leaders responsabili delle loro comunità, secondo gli insegnamenti di san Giovanni Paolo II.    

Lo scopo principale è ovviamente la formazione spirituale di ogni cavaliere. Ma l’Ordine svolge numerose attività sociali: adozioni di cuore, cioè l’aiuto fornito a centinaia di bambini nei Paesi di missione grazie al quale possono frequentare la scuola; aiuto fornito alle Case per madri sole, adozioni di cuore dei seminaristi, intensa attività per la vita (adozione spirituale di un bambino concepito, preghiera espiatoria per il peccato dell'aborto, celebrazioni per la Giornata del Bambino Perduto, co-organizzazione di marce per la vita e per la famiglia), ad anche varie attività patriottiche.

Per quanto riguarda la struttura, essa rispecchia la struttura della Chiesa, quindi le Bandiere sono formate nelle parrocchie e portano il nome della parrocchia; sono guidate dal Gran Cavaliere. Al momento abbiamo oltre 120 Bandiere in Polonia e alcuni all'estero. Invece una commenda corrisponde a una diocesi ed è gestita da un Comandante. Ci sono già 25 commende in Polonia, 3 in Ucraina, 2 nelle Filippine; in Canada, Spagna, Francia e USA funziona una commenda. Tutto l'Ordine è guidato dal Generale, attualmente Krzysztof Wasowski, assistito dal Gran Capitolo. Per poter organizzare una commenda dell’Ordine in una diocesi ci vuole un decreto del Vescovo che consente tale attività.

Come dice il Generale Wasowski, l’Ordine fa di tutto che organizzare comunità dei Cavalieri di San Giovanni Paolo II in ogni parrocchia in Polonia e far conoscere tale Ordine anche nel mondo. L'Ordine è una concreta testimonianza che l’insegnamento di Giovanni Paolo II è ancora attuale e valido e che può guidare gli uomini anche nel mondo di oggi.

Ovviamente, l’Ordine che ha come suo Patrono San Giovanni Paolo II non poteva non reagire alla ben organizzata e pubblicizzata campagna di diffamazione di Papa Wojtyla che mira a distruggere l’immagine di San Giovanni Paolo Magno e screditare il suo Magistero. Perciò, in tutti i Paesi dove sono presenti i cavalieri vengono organizzate le marce in onore di San Giovanni Paolo II. Ma non solo questo: come ha detto il Generale Wasowski “ogni volta che compaiono in pubblico calunnie contro il Santo Papa adottiamo azioni legali per difendere il buon nome del nostro Grande Patrono per vie legali. E così sarà anche questa volta”. Ma il Generale sottolinea che è necessaria prima di tutto la preghiera: “Innanzitutto la preghiera per il pentimento delle persone che odiano Dio, odiano la Chiesa, odiano San Giovanni Paolo II”. Wasowski ha lanciato un appello, non soltanto ai cavalieri ma a tutte le persone di buona volontà, di organizzare le processioni in onore di san Giovanni Paolo II, il 2 aprile, nel 18° anniversario della sua scomparsa.

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Anche la comunità polacca in Italia manifesterà il suo amore e solidarietà a san Giovanni Paolo II organizzando un incontro di preghiera il 2 aprile alle ore 21,00 sulla piazza san Pietro, proprio sotto le finestre dell’appartamento pontificio dove esattamente 18 anni fa moriva il Papa venuto dalla Polonia. Ma ovviamente tutti possono venire per manifestare il proprio amore e l’unione spirituale con san Giovanni Paolo II.