Roma , sabato, 1. aprile, 2023 10:00 (ACI Stampa).
Con la Domenica delle Palme, che si celebra domani, entriamo nella celebrazione della Pasqua, tempo centrale per i cristiani. Entriamo, dunque, nel periodo della Settimana Santa, al termine della Quaresima: una settimana durante la quale si rivivono i più suggestivi momenti del sublime sacrificio di Gesù Cristo attraverso commosse manifestazioni in varie parti del nostro Paese.
Già fin dal V secolo, al tempo di Leone Magno, i primi giorni della settimana risultano distinti dagli ultimi tre noti come “triduo pasquale” durante i quali si commemorano l’Ultima Cena, la crocifissione, la morte e la resurrezione di Gesù. Il tutto con diversi riti che riprendono dopo il periodo dovuto al Covid. A Bologna l’arcivescovo, card. Matteo Zuppi, presiederà questa sera, in piazza Maggiore la veglia diocesana delle Palme e all’inizio benedirà i rami d’ulivo sul sagrato della Basilica di San Petronio. “Si tratta di una convocazione che riguarda tutti – afferma don Davide Baraldi, Vicario episcopale per il Settore Formazione cristiana – per entrare insieme nella Settimana Santa. La Veglia è stata organizzata con l’Ufficio liturgico diocesano con riferimento ai Cantieri di Betania: le riflessioni proposte saranno incentrate sul passaggio evangelico della pietra scartata dai costruttori, poi divenuta testata d’angolo. Lo abbiamo scelto perché, oltre ad essere un testo quaresimale, vi è un esplicito richiamo anche al tema della costruzione e dei cantieri”. Domani il porporato a Crevalcore guiderà la processione delle Palme da Porta Bologna fino alla chiesa di San Silvestro dove presiederà la Messa. A Padova in piazza delle Erbe, domani, per migliaia di ragazzi e ragazze dell’Acr e dell’Iniziazione cristiana accompagnati dai loro genitori, il ritrovo nel pomeriggio per momenti di animazione e gioco e poi incontrare il vescovo Claudio Cipolla e con lui percorrere in processione animata le piazze del centro storico. Si tratta della tradizionale Festa delle Palme dell’Acr che quest’anno ha come titolo Talenti in campo! Il tema della festa è il gioco di squadra: ognuno dei partecipanti avrà la possibilità di scoprire che la propria comunità è il luogo dove scendere in campo e mettere in gioco i propri talenti. In particolare, si andranno a esplorare anche divertendosi, i cinque gruppi ministeriali su cui si fondano le comunità – catechesi, liturgia, gestione economica, comunicazione, carità – elementi a cui ognuno aderisce secondo le proprie inclinazioni e la propria spiritualità. Durante la Settimana Santa nella diocesi patavina mercoledì 5 aprile è prevista la Via Crucis diocesana dei giovani all’Opera della Provvidenza S. Antonio di Sarmeola di Rubano, con la partecipazione del vescovo. Giovedì 6 aprile in Cattedrale a Padova, la Messa del Crisma presieduta dal vescovo Cipolla e sabato 8 aprile, alle ore 21, Veglia pasquale in basilica Cattedrale.
Al Santuario di Pompei domami l’arcivescovo, Tommaso Caputo, benedirà le palme e gli ulivi nel Piazzale San Giovanni XXIII, dando il via ai riti della Settimana Santa. Seguirà la processione e la messa in basilica. Il 5 aprile, Mercoledì Santo, l’arcivescovo presiederà, alle 19, la concelebrazione della santa messa crismale e Giovedì Santo la messa in “Coena Domini”. Il giorno successivo la Via Crucis animata dall’Azione cattolica ragazzi e dall’Agesci di Pompei, nel Piazzale San Giovanni XXIII seguita dalla celebrazione della Passione del Signore presieduta dal vescovo. Sabato Santo l’“Ora della Madre” in mattinata presieduta dall’arcivescovo mentre nel pomeriggio la celebrazione del XVI dei Venti Sabati e in serata la veglia pasquale, la “Madre di tutte le Veglie”. Domenica di Pasqua la celebrazione della santa messa delle 11, in basilica, presieduta dall’arcivescovo Caputo. A Loreto fitto programma a partire da domani con tutte le celebrazione presiedute dall’arcivescovo Fabio Dal Cin. Celebrazione che culmineranno Domenica di Pasqua con la messa solenne. A Sassari l’arcivescovo Gian Franco Saba presiederà tutte le celebrazioni della settimana a partire da domani con la commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme che si svolgerà in Piazza Fiume. Da qui, dopo la benedizione delle palme, i fedeli si avvieranno in corteo verso la Cattedrale di San Nicola per la celebrazione eucaristica. Martedì santo l’arcivescovo terrà una meditazione al passaggio della processione dei Santi Misteri che partirà alle 18.30 dalla chiesa delle Monache Cappuccine. Anche Mercoledì Santo è prevista una meditazione del presule in occasione della processione del Cristo in Croce e della Madonna Addolorata. Giovedì messa crismale e in serata la messa in Coena Domini con i rappresentanti delle realtà socio-caritative della diocesi seguita dal pellegrinaggio di veglia e di adorazione all’altare della reposizione delle sette chiese. Venerdì sera meditazione dell’arcivescovo Saba al passaggio della processione del Cristo, sabato la veglia pasquale nella cattedrale e domenica, dopo la celebrazione nella casa circondariale di Bancali, in piazza Mazzotti appuntamento con il tradizionale rito de “S’incontru”. A Savona il vescovo Calogero Marino benedirà i rami di ulivo e palma domani mentre lunedì 3 aprile è prevista la "Via Crucis delle cassette", una processione lungo le vie del quartiere Fornaci in cui saranno posizionate le riproduzioni in ceramica delle "casse" del Venerdì Santo, realizzate dall'artista Franco Bonomini. Con domani, quindi, entriamo nella celebrazione della Pasqua con la Domenica delle Palme: l'ulivo è stato sempre “il segno di quella pace che Cristo Signore viene a portare nel suo essere presente in mezzo a noi, con quell'amore che trasforma ogni nostra fatica in una passione e, quindi, in un'offerta di bene”, spiega in un messaggio il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo. Nel Vangelo di Matteo, che ci permette di leggere tutto il racconto della passione, si oppongono due modi di vivere: “a quell'umanità, che lo accusa e crocifigge ingiustamente, Gesù continua ad offrire la sua disponibilità al dialogo e alla fraternità, con libertà e in obbedienza all'amore di Dio Padre”. Questa, aggiunge il vescovo è la passione: lo scontro tremendo tra l'infinita grandezza di Dio e la misera limitatezza dell'umanità, che cade sempre nella tentazione del dominio. Ma proprio in questo scontro, che produce terribili ingiustizie come la condanna del Cristo, “rifulge la pienezza della bellezza del dono di Dio: l'infinita grandezza dell'amore che, come luce, ci annuncia alla resurrezione l'eternità del bene”.