Managua , martedì, 28. marzo, 2023 12:30 (ACI Stampa).
Un media legato alla dittatura di Ortega in Nicaragua ha pubblicato un video con le prime dichiarazioni di monsignor Rolando Álvarez, condannato a 26 anni e 4 mesi di carcere, accusato di essere un "traditore della patria" e di cui non si avevano più notizie.
Alla domanda su come stesse, il vescovo di Matagalpa ha risposto: "Grazie a Dio bene, con molta forza interiore, con molta pace nel Signore e nella Beata Vergine". Commentando l'incontro che ha avuto recentemente con i suoi fratelli, il vescovo Alvarez ha spiegato che hanno "parlato, mangiato un pasto che ci è stato fornito dal sistema carcerario". Il vescovo è detenuto nella prigione Jorge Navarro di Tipitapa, conosciuta come "La Modelo".
In questa prigione vengono commesse diverse violazioni dei diritti umani, come il sovraffollamento dei detenuti, la mancanza di cure mediche, violenze da parte del personale carcerario contro i detenuti, e il consumo di cibo mescolato con detersivo.
Con la sua divisa da prigioniero e visibilmente dimagrito, il vescovo nicaraguense ha anche ringraziato "la Beata Vergine perché con il suo sì il Verbo si è fatto carne e ha abitato in mezzo a noi per la nostra salvezza e redenzione, perché nel giorno dell’Annunciazione ai miei fratelli è stato permesso di venire a trovarmi".
"La Madre ci protegge e ci copre sempre tutti con lo stesso amore materno", ha concluso il vescovo Alvarez. Il prelato aveva rifiutato di essere deportato insieme ad altri 222 prigionieri politici, tra cui sacerdoti e seminaristi, negli Stati Uniti, preferendo rimanere con altri 37 prigionieri che rimangono nelle carceri nicaraguensi. In una recente audizione al Congresso degli Stati Uniti, il segretario di Stato Anthony Blinken ha detto che sta seguendo il caso del vescovo Alvarez, chiedendone il rilascio.