San Gallo , martedì, 7. aprile, 2015 10:42 (ACI Stampa).
Un messaggio congiunto di tutte le Chiese europee per la Giornata Mondiale dei Rom, perché le comunità diventino sempre più aperte nei confronti dei Rom, che sono “spesso esclusi e vivono in povertà ai margini della società.”
Firmato dal Cardinale Péter Erdő, Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, e dal Vescovo Anglicano Christopher Hill, Presidente della Conferenza delle Chiese Europee (CEC), il messaggio punta il dito contro la “deplorevole” situazione attuale di molti Rom in Europa, individua tra i principali problemi “l’antigitanismo verbale e d’azione,” ma sottolinea anche dati positivi, come la crescita del numero di giovani Rom che studiano nelle scuole superiori e nelle università.
La giornata mondiale dei Rom si celebra l’8 aprile. La giornata è stata istituita in ricordo dell'8 aprile del 1971, quando a Londra si riunì il primo Congresso internazionale del popolo Rom e si costituì la Romani Union, la prima associazione mondiale dei Rom riconosciuta dall'ONU nel 1979.
“Ogni essere umano è creato a immagine di Dio, qualunque sia la sua lingua e la sua cultura. Questa convinzione è condivisa dai cristiani e dalle loro Chiese. Gesù Cristo ci ha chiamati ad annunciare la Buona Novella a tutti, ma soprattutto ai poveri e agli emarginati. Chiediamo alle nostre comunità di diventare sempre più aperti nei confronti dei Rom, che sono spesso esclusi e vivono in povertà ai margini della società,” si legge nel messaggio.
La cultura Rom è un “dono del Creatore, che merita rispetto e sostegno,” perché la “ricca cultura” delle “minoranze Rom” include “valori come la vita familiare, l’amore per i bambini, la fede in Dio, il rispetto verso i defunti, il piacere della musica e della danza.”