Vilnius , giovedì, 23. marzo, 2023 12:30 (ACI Stampa).
“Se i cristiani fossero uniti, non ci potrebbero essere proclami della guerra giusta, ma solo di giustizia della pace”. L’arcivescovo di Vilnius Gintaras Grušas, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali di Europa, lo rimarca in un incontro con il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli nella capitale lituana. Un dibattito organizzato dal gruppo per il Dialogo Interreligioso e Interculturale del Partito Popolare Europeo, che si è tenuto in concomitanza con la visita dal Patriarca di Costantinopoli a Vilnius.
L’intervento di Grušas si inserisce nei due interventi speciali previsti dall’incontro, insieme a quello del Patriarca Bartolomeo.
Nel suo intervento, il presidente del CCEE nota che la guerra in Europa nata con l’aggressione su larga scala della Russia nei confronti dell’Ucraina crea “una situazione completamente nuova”, perché “come cristiani, sappiamo che la pace non è solo l’assenza di guerra, ma richiede rispetto e comunione vissuta con tutti i nostri vicini”, e questo “si ottiene unicamente atttraverso il perdono e la riconciliazione, e con la consapevolezza che solo l’amore crea la vera pace”.
Tuttavia, aggiunge, “le atrocità di cui siamo testimoni ci mettono alla prova ogni giorno”, a partire dagli otto milioni di sfollati ucraini fino ai bambini strappati alle proprie famiglie, a quelli rimasti orfani, a quelli uccisi.
L’arcivescovo di Vilnius ha notato che ci si trova di fronte “a un nuovo tipo di guerra”, definite “guerra ibrida”, non condotta solo con le tradizionali armi, ma che si combina alla guerra di informazione, alla guerra economica e persino ad atti di terrorismo.