Zurigo , venerdì, 10. marzo, 2023 14:00 (ACI Stampa).
L’effetto che non ci si aspetta arriva ad opera delle vetrate di un artista di origine bielorussa e di ascendenza ebraica, che pure riproduce in maniera visibile, colorata e tridimensionale la Bibbia dai profeti fino alla Resurrezione, dando ad una chiesa riformata un senso di trascendenza che sembra contrastare con la austerità delle mura.
La chiesa riformata di Fraumünster di Zurigo compie 1170 anni, e le vetrate che Marc Chagall fu chiamato a comporre nel 1967 dal parroco Vogelsanger, insieme a quelle di Giacometti dal lato opposto, danno alle mura austere del tempio una tridimensionalità e un colore che trasportano direttamente nella trascendenza. Quasi un Santissimo, si direbbe, in una chiesa che in realtà non lo prevedrebbe.
La chiesa di Fraumünster a Zurigo fu fondata nell’853 da Ludovico il Germanico, e fino al XIII secolo ha avuto il diritto di coniare monete. Era una chiesa importante, nella città più ricca della Svizzera, la cui proprietà passò dalla Santa Sede alla città di Zurigo dopo la Riforma. Perché fu a Fraumünster che Ulrich Zwingli, il “Lutero” svizzero, espose all’inizio del XVI secolo i suoi 67 articoli, dichiarando l’abolizione della Messa cattolica e l’introduzione del culto riformato, dando ordine di rimuovere e distruggere le immagini di Madonna e Santi, il cui culto da allora fu proibito.
Eppure, le vetrate di Chagall hanno restituito la profondità del culto a questa chiesa riformata. E Marc Chagall, che all’arte delle vetrate era arrivato in tarda età, vi veniva dopo la grande esperienza delle vetrate composte a Gerusalemme per la sinagoga e l’ospedale Hassadah, ma anche quelle nelle cattedrali gotiche e piene di storia di Chartres e Reims in Francia.
E così, quando arriva la commessa nel 1967, Chagall, a 80 anni, comincia a lavorar, e lo fa proprio guardando alle storie della Bibbia. Cinque vetrate, cinque momenti della storia biblica.