Città del Vaticano , lunedì, 6. marzo, 2023 11:40 (ACI Stampa).
Un sacerdote in formazione, per diventare un discepolo missionario in questo tempo sinodale, deve avere tre caratteristiche: deve saper ascoltare, camminare insieme, rendere testimonianza. Papa Francesco lo dice ai seminaristi del Saint Mary di Cleveland, compiaciuto che “il Seminario continua a rispondere alle esigenze attuali della Chiesa, educando e formando diaconi e ministri laici per aiutare i membri del Popolo santo di Dio nel vivere la loro chiamata ad essere discepoli missionari”.
Prima caratteristica è l’ascolto. L’ascolto è soprattutto l’ascolto del Signore, “l’apostolato dell’orecchio”, e quindi si deve fare “spazio nella nostra vita al Signore”, senza dimenticare mai l’importanza di “mettervi davanti al Signore per ascoltare ciò che vuole dirvi”, una attività indispensabile “per la nostra crescita interiore, soprattutto quando ci troviamo di fronte a compiti urgenti e difficili”.
L’ascolto – aggiunge Papa Francesco – “comporta anche la risposta di fede a tutto ciò che Egli ha rivelato e che la Chiesa trasmette, affinché possiate insegnare e annunciare agli altri la verità e la bellezza del Vangelo in modo autentico e gioioso”.
Seconda caratteristica è il camminare insieme, e il tempo in seminario “è un’opportunità per approfondire lo spirito di comunione fraterna, non solo tra di voi, ma anche con il vostro Vescovo, col presbiterio della Chiesa locale, con i consacrati e i fedeli laici, così come con la Chiesa universale”.
Il buon pastore “cammina insieme al gregge a volte davanti, per indicare la strada; a volte in mezzo, per incoraggiare, e a volte dietro, per accompagnare quelli che fanno più fatica”, ma è sempre importante “camminare con il gregge, mai separati da esso, e significa camminare con tutti, non solo con un gruppo che la pensa come me, buoni e cattivi, ammalati e non ammalati. Nessuno escluso. Anche quando i nemici ci attaccano, camminare con loro”.