Budapest , giovedì, 2. marzo, 2023 16:00 (ACI Stampa).
Quando Papa Francesco incontrerà i bambini poveri dell’istituto dedicato al beato László Batthyány-Strattmann in Ungheria, il prossimo 29 aprile, il ricordo non potrà che essere rivolto a suor Anna Fehér, morta il 13 gennaio 2021, che di quell’istituto fu l’anima. E tutta la sua storia è la storia di una dedicazione particolare, fatta nel mezzo di tante persecuzioni e difficoltà.
Suor Anna Feher era nata nel 1947, ma si era trasferita a Budapest nel 1959. Dopo il liceo, aveva continuato i suoi studi preso il Barczi Gusztv Teacher Training College for Training Education, ma fu poi esclusa perché legata alla Chiesa. Fu una persecuzione durissima. Fu interrogata più e più volte, fu avviato un procedimento contro di lei per istigazione a abuso del diritto di associazione, reato che era attribuito a chi voleva far rivivere una comunità monastica.
Suor Anna non andò in prigione. Tuttavia, fu espulsa dal collegio e bandita da tutti gli istituti di istruzione superiore.
Si poté diplomare solo nel 1979. Prese segretamente i voti mentre lavorava nella scuola per ciechi. Dal 1977, fu coinvolta nella cura spirituale dei non vedenti lanciata dalla chiesa di Sant’Anna a Felsővízváros. Fu lei a lavorare per la pubblicazione della Bibbia in Braille.
Nel 1982, fondò la Szent Anna Otthona per bambini ipovedenti in piazza Batthyány, in un appartamento di appena 100 metri quadri. Nel 1989, questa casa si trasferì nella attuale sede più grande, che è quella che vedrà il Papa, dove sono ammessi anche i bambini ipovedenti con disabilità motorie.