Roma , sabato, 25. febbraio, 2023 10:00 (ACI Stampa).
Venerdì scorso è stato diffuso il messaggio di Papa Francesco per la Quaresima. In diverse diocesi sono stati pensati dei momenti di riflessione e iniziative per dare concretezza a questo tempo di particolare rilevanza per i cristiani.
Nella diocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado ogni giovedì del tempo quaresimale l’arcivescovo Sandro Salvucci animerà degli incontri di ascolto e di preghiera, della durata di un’ora, centrati sul Vangelo della domenica successiva. Nella diocesi di Imola raccolta quaresimale per i terremotati di Turchia e Siria. “Come ci ricorda la Cei – spiegano dalla diocesi – è importante che questa occasione non si riduca solamente a una raccolta di denaro, ma che diventi anche un’occasione di preghiera comunitaria, un segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni materiali e spirituali delle popolazioni terremotate”.
A Trieste, all’inizio della Quaresima il vescovo. Giampaolo Crepaldi, offre all’intero laicato associato e impegnato nella pastorale delle comunità parrocchiali l’esperienza degli Esercizi spirituali. “Testimoni di Dio” è il tema scelto quest’anno ospitato nella chiesa di Nostra Signora di Sion e presso il Centro pastorale Paolo VI, di giovedì, venerdì e oggi. “È un’esperienza di grande valore sia in sé – commenta mons. Ettore Malnati, vicario episcopale per il laicato e la cultura – come appunto ci insegna la spiritualità di sant’Ignazio di Loyola, sia come specificità della nostra Chiesa locale dove il vescovo, in ragione del suo munus sia docendi che santificandi accompagna i christifideles laici a prendere consapevolezza di essere popolo di Dio, Corpo mistico di Cristo e di porsi quale lievito nelle e delle realtà socio-culturali del proprio habitat”. E poi i primi messaggi dei vescovi alle proprie comunità.
Il vescovo di Casale Monferrato, Gianni Sacchi sottolinea che in “un tempo come il nostro, che sembra aver smarrito i fondamenti della fede, è necessario ribadire che il cristianesimo non è un sistema intellettuale, un pacchetto di dogmi, un moralismo, ma è un incontro, una storia d’amore, un avvenimento, e la Quaresima è segno sacramentale di un incontro particolarmente intenso con Gesù”. “Tutta la Quaresima – aggiunge - è un cammino verso l’evento pasquale, verso questa immersione in Cristo che genera un totale rinnovamento della nostra vita”. Da qui l’invito ad “riorientare le nostre scelte e decisioni in Cristo”.
“Le Lacrime della Madre di Dio, in questo tempo di Quaresima, devono essere motivo di riscatto, di cambiamento, di nuovo cammino, di dono totale di sé a Dio”, scrive l’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto”: “sosteniamoci l’un l’altro nell’impegno di rinnovamento nello spirito e nella missione, così da ottenere un dono più grande di grazia e giungere a celebrare il mistero pasquale con fedeltà all’adempimento del volere divino, con vivo senso di comunione ecclesiale e con generosa testimonianza di carità e di giustizia, nella famiglia e nella società”. Il presule invita a riscoprire l’ascolto della Parola di Dio “elemento fondamentale di vita spirituale per tutti i cristiani”. E guardando all’esempio di Maria, anche noi “dobbiamo accogliere la Parola che vuole incarnarsi in noi, farla nascere da noi e crescere in noi, e portare frutti che rimangano per sempre, uniti nel mistero pasquale della passione, morte e resurrezione di Gesù”. Per questo è necessario riscoprire la “dimensione mariana della vita cristiana”. La diocesi siciliana “ha una specifica vocazione mariana caratterizzata dal pianto della Madonna avvenuto a Siracusa nel 1953”, ricorda il presule: “accogliamo con umiltà questo dono prezioso, meditiamolo nel nostro cuore e doniamolo a chi ha bisogno di consolazione, di speranza e di pace. La divina provvidenza l’ha affidato a noi per farlo conoscere, crescere e diffondere a tutti, come ci ha ricordato San Giovanni Paolo II nella sua visita pastorale a Siracusa”.