Roma , venerdì, 24. febbraio, 2023 9:00 (ACI Stampa).
Cosa vuole dire essere cristiani in tempi di guerra? È la domanda esistenziale cui stanno cercando una risposta i cristiani in Ucraina, che sono da un anno alle prese con una guerra su vasta scala a seguito dell’aggressione russa. E, secondo l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, il magistero della Chiesa non dà “risposte sufficienti” per la guerra moderna, che “è peggiore, è diversa, è molto più distruttiva” di quella normalmente conosciuta, e intorno alla quale si è costruita anche la dottrina sociale cristiana.
Shevchuk ha parlato in un incontro con alcuni giornalisti, principalmente dei media cattolici, lo scorso 20 febbraio, mentre il presidente Joe Biden era arrivato in visita nel Paese. L’arcivescovo maggiore ha ricordato le sfide affrontate in un anno di guerra, ha parlato di nuovo della necessità di una difesa proporzionata, ha tratteggiato alcune delle sfide che si stanno affrontando.
Dall’inizio della guerra, ogni giorno manda brevi videomessaggi. Questi videomessaggi sono presto diventati mini trattati di dottrina sociale, in cui vengono affrontati anche temi difficili, come il perdono del nemico e la riconciliazione. Perché?
Adesso per noi cristiani in Ucraina sorge una domanda esistenziale: come possiamo essere cristiani in tempi di pace, e cosa vuol dire essere cristiani in tempi di guerra. E soprattutto cosa vuol dire essere vescovo in tempo di guerra, e di guerra moderna. Si sente il bisogno di una teologia sociale rinnovata sulle questioni di guerra e di pace nel mondo moderno. Ho insegnato per anni la teologia morale sociale nei seminari e all’università cattolica e conosco bene gli sviluppi della teologia sociale cattolica sulla guerra e sulla pace, ma allo stesso tempo vediamo che non troviamo delle risposte che possano essere guide esatte e chiare per le nuove circostanze. Mancano le guide per questa ‘terza guerra mondiale a pezzi’, che si chiama oggi guerra ibrida. È una guerra che non si combatte solo con le armi convenzionali. Anche l’economia diventa un’arma, lo stesso grano che l’Ucraina oggi cerca di esportare al mondo diventa un’arma. C'è bisogno di uno studio profondo su questo tema a livello scientifico, affinché il magistero della Chiesa sappia dare risposte adeguate.
Come si vive dopo un anno di guerra?