Città del Vaticano , sabato, 5. dicembre, 2015 12:35 (ACI Stampa).
Un incoraggiamento alle famiglie, perché chiedano “una educazione integrale”, la richiesta di “non svedere mai i valori umani e cristiani di cui siete testimoni nella famiglia, nella scuola, nella società” e l’invito a non farsi prendere dalla “tentazione dei grandi numeri” nel momento in cui molte scuole paritarie chiudono o rischiano di chiudere. Papa Francesco incontra l’Associazione Genitori Scuole Cattoliche per i quaranta anni della fondazione, e il suo discorso è uno sprone alla difesa della libertà di educazione. Con una aggiunta, a braccio: "Bisogna ripristinare il patto educativo, perché il patto educativo si è rotto e dobbiamo ripristinarlo".
Esorta Papa Francesco: “Non svendete mai i valori umani e cristiani di cui siete testimoni nella famiglia, nella scuola, nella società. Date generosamente il vostro contributo perché la scuola cattolica non diventi mai un ‘ripiego’, o un’alternativa insignificante tra le varie istituzioni formative. Collaborate affinché l’educazione cattolica abbia il volto di quel nuovo umanesimo emerso dal Convegno ecclesiale di Firenze. Impegnatevi affinché per le scuole cattoliche siano veramente aperte a tutti.”
Il discorso del Papa prende le mosse dal suo incontro con gli educatori cattolici al termine del Convegno “Educare oggi e domain”, durante il quale ha evidenziato l’importanza di “promuovere una educazione alla pienezza dell’umanità” e ha esortato ad una educazione inclusiva. È la sfida che si presenta all’AGESC oggi, chiamata a “gettare ponti tra scuola e territorio, tra scuola e famiglia, tra scuola e istituzioni civili”. E, afferma il Papa “non c’è sfida più nobile” di quella di gettare ponti.
Papa Francesco sottolinea che i genitori sono “depositari del dovere e del diritto primario e irrinunciabile di educare i figli, aiutando in tal senso in maniera positiva e costante il compito della scuola”, e li esorta a “richiedere un’educazione conveniente per i vostri figli, un’educazione integrale e aperta ai più autentici valori umani e cristiani. Compete anche a voi, però, far sì che la scuola sia all’altezza del compito educativo che le è affidato, in particolare quando l’educazione che propone si esprime come ‘cattolica’.”
Il Papa chiede che non si sottovaluti l’aggettivo cattolica, perché le sfide non sono facili. C’è la sfida di trasmettere una cultura integrale e non ideologica, c’è quella di favorire l’armonia delle diversità, e tutte richiedono di essere attuate in concreto. Il Papa invita a guardare le “buone pratiche”, e invita i genitori ad essere “essere protagonisti del processo educativo”.