Firenze , lunedì, 27. febbraio, 2023 16:00 (ACI Stampa).
Potenza, bellezza, intensità spirituale tutto nell'opera del Beato Angelico, maestro del primo Rinascimento, ispira il regista americano Armondo Linus Acosta per “Fra Angelico’s Communion: The Living Tableau” la seconda opera filmica di una serie di quattro tableau vivant, riscritture visive di straordinari capolavori d'arte.
Protagonista della nuova creazione del regista è l’affresco del Beato Angelico: “La comunione degli Apostoli”, altrimenti indicato come l’Istituzione dell’Eucaristia, che si trova nella cella numero 35, prospiciente il chiostro di Sant’Antonino, a Firenze nel corridoio settentrionale dell’ex-Dormitorio dei frati al primo piano. Una scena che riflette un’iconografia relativamente rara, presente soprattutto nella tradizione cristiana d’Oriente, che inoltre si ricollega alla raffigurazione dell’Ultima Cena.
Acosta ha ricreato e filmato la scena insieme al collettivo artistico di The Academy of Film and the Arts, con la sua narrazione sottile e devota e con meticolosa ed eccellente qualità di dettagli, trasformandolo in un'esperienza viva e vibrante sulle note di Quando corpus morietur dallo Stabat Mater di Rossini.
“Fra Angelico’s Communion” è il seguito ideale di “The Last Supper: The Living Tableau” del 2019, la ricostruzione filmica dell'Ultima Cena di Leonardo da Vinci (1495-1498) che ha visto riuniti tre maestri premi Oscar della cinematografia mondiale: Vittorio Storaro, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo.
Il film di dieci minuti è stato presentato al Museo di San Marco, nella Biblioteca monumentale di Michelozzo, per la festa del Beato Angelico, patrono degli artisti, da Armondo Linus Acosta insieme a Stefano Casciu, direttore regionale musei della Toscana e Angelo Tartuferi, direttore del Museo di San Marco.