Città del Vaticano , sabato, 18. febbraio, 2023 13:00 (ACI Stampa).
C’è il presidente mondiale della Fondazione Pontificia Scholas Occurentes. Ma c’è anche l’arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e responsabile del Giubileo 2025. Entra come membro Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero della Comunicazione. Ma si trova anche il vescovo emerito di Lugano, Valerio Lazzeri, che aveva lasciato l’amministrazione della diocesi lo scorso ottobre per stress. Sono tutte da leggere le nomine di membri e consultori del dicastero per l’Educazione e la Cultura.
Dicastero nuovo, nomine nuovo. Il dicastero è il frutto della fusione della Congregazione per l’Educazione Cattolica e il Pontificio Consiglio per la Cultura, ed è attualmente presieduto dal Cardinale Tolentino Mendonça. Le nomine di membri e consultori vanno lette attentamente, anche alla luce delle cooptazioni dai vecchi dicasteri. Con qualche novità, ad esempio l’assenza del Cardinale Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga, che ha compiuto 80 anni e dunque non partecipa più ai lavori dei dicasteri.
In sintesi, come vanno interpretate le scelte del Papa?
Prima di tutto, c’è una linea di continuità. Papa Francesco aveva incluso, ad esempio, l’arcivescovo Victor Manuel Fernandez, suo teologo di fiducia, tra i consultori della Congregazione per l’Educazione Cattolica, e ora lo ha promosso “membro”, con maggiori responsabilità.
Restano tra i membri il Cardinale Luis Ladaria Ferrer, prefetto per il Dicastero per la Dottrina della Fede, e il Cardinale Luis Antonio Tagle, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. E resta anche il Cardinale Joseph William Tobin, arcivescovo di Newark, cui si aggiunge il Cardinale Jean-Claude Hollerich, che il Papa ha voluto relatore generale del Sinodo e che ora chiama come membro di un dicastero che sarà cruciale.