Città del Vaticano , mercoledì, 15. febbraio, 2023 9:24 (ACI Stampa).
“Proseguiamo le nostre catechesi sulla passione di evangelizzare, cioè lo zelo apostolico. E’ una passione che ti coinvolge tutto”. Papa Francesco continua il suo percorso sull’apostolato nell'Udienza Generale.
Dall’Aula Paolo VI , come ogni mercoledì, parte il discorso del Papa: “Passiamo oggi ai primi discepoli. C’è un aspetto che sembra contraddittorio: li chiama perché stiano con Lui e perché vadano a predicare. Verrebbe da dire: o l’una o l’altra cosa, o stare o andare. Invece no: per Gesù non c’è andare senza stare e non c’è stare senza andare”.
“Anzitutto non c’è andare senza stare: prima di inviare i discepoli in missione, Cristo – dice il Vangelo – li “chiama a sé”. L’annuncio nasce dall’incontro con il Signore; ogni attività cristiana, soprattutto la missione, comincia da lì. Testimoniarlo, infatti, significa irradiarlo; ma, se non riceviamo la sua luce, saremo spenti; se non lo frequentiamo, porteremo noi stessi anziché Lui, e sarà tutto vano. Dunque, può portare il Vangelo di Gesù solo chi sta con Lui”, il primo punto del Papa.
Poi l’altra parte, andare. “Ugualmente, però, non c’è stare senza andare. Infatti seguire Cristo non è un fatto intimistico: senza annuncio, senza servizio, senza missione la relazione con Lui non cresce. Notiamo che nel Vangelo il Signore invia i discepoli prima di aver completato la loro preparazione: poco dopo averli chiamati, già li invia! Questo significa che l’esperienza della missione fa parte della formazione”.
Successivamente il Papa parla del capitolo 10 del Vangelo di Matteo ed è come la “costituzione”dell’annuncio. Da quel discorso, “che vi consiglio di leggere” , dice il Papa, trae tre aspetti: perché annunciare, che cosa annunciare e come annunciare.