Roma , giovedì, 16. febbraio, 2023 18:00 (ACI Stampa).
Due grandi anniversari, più un terzo che forse non viene considerato perché in qualche modo incerto. Quest’anno, sono 700 anni dalla canonizzazione di San Tommaso d’Aquino, il 2024 si celebrano i 750 anni dalla morte, mentre il 2025 sarebbe l’anno dell’ottocentenario della nascita, sebbene la data di nascita sia incerta.
Tuttavia, padre Gerard Francisco Timoner, Maestro dell’Ordine dei Predicatori, 88esimo successore di san Domenico de Guzman, parla soprattutto di un “doppio giubileo” in una lettera inviata a tutti i membri della famiglia domenicana, che delinea come andranno celebrati questi due anni.
Tommaso d’Aquino fu canonizzato il 18 luglio del 1323 ad Avignone, dove allora risiedeva il Papato, con una celebrazione presieduta da Papa Giovanni XXII. Il 7 marzo 1274 Tommaso d’Aquino invece morì nell’abbazia di Fossanova, ma le sue spoglie sono conservate nella chiesa domenicana detta Les Jacobins a Tolosa.
Tommaso d’Aquino è forse il principale pilastro teologico e filosofico della Chiesa Cattolica, è dottore della Chiesa dal 1567 e patrono di teologi, accademici, librai e studenti.
Nella lettera, Timoner parla di un “doppio Giubileo” per Tommaso, ricorda la lettera apostolica Lumen Ecclesiae di Paolo VI che commemorava i 700 anni dall’insigne domenicano nel 1974, sottolinea di aver chiesto la concessione della indulgenza plenaria “per i fedeli adeguatamente disposti, che parteciperanno alle celebrazioni eucaristiche organizzate dalla Famiglia domenicana nelle nostre chiese e scuole in occasione delle importanti ricorrenze del giubileo della canonizzazione e della morte di san Tommaso d’Aquino, e sui fedeli che si recheranno in pellegrinaggio presso le chiese, i santuari, i luoghi di culto e agli oratori sotto il suo patrocinio”.