Padova , venerdì, 17. febbraio, 2023 15:00 (ACI Stampa).
I pellegrini tornano a Padova e in vista della Solennità della Traslazione delle reliquie di sant’Antonio, popolarmente nota come Festa della Lingua del Santo, che si celebra quest’anno domenica 19 febbraio, la Basilica di Sant’Antonio a Padova si fanno i conti.
Lo scorso anno i pellegrinaggi “ufficiali” registrati dalla sacrestia della Pontificia Basilica di Sant’Antonio di Padova sono triplicati rispetto al 2021 e sono circa 42.338 pellegrini. Raddoppiati anche gli stati di provenienza dei devoti stranieri: 48 nel 2022 contro i 19 nel 2021. Certo, siamo ancora lontani dai flussi dell’era pre-covid, che nel 2019 registrava 5.612 pellegrinaggi totali con 260.389 pellegrini da 75 nazioni. 12.580 le sante messe celebrate al Santo con la distribuzione di 257.000 comunioni. Nella basilica antoniana hanno fatto visita lo scorso anno anche tre ambasciatori da Lituania, Guatemala e Sri Lanka.
Sempre per quanto riguarda i pellegrinaggi organizzati, lo scorso anno il Paese estero con il maggior numero di pellegrini è stato la Polonia con 10.162 devoti.
Tra i pellegrini esteri, spicca senz’altro l’aumento notevole dei croati, seguendo le orme di padre Placido Cortese, frate della basilica e direttore del «Messaggero di sant’Antonio», nato a Cherso (oggi in Croazia), che papa Francesco ha dichiarato Venerabile nell’agosto 2021, riconoscendone le virtù eroiche. Durante la Seconda guerra mondiale, Cortese si prodigò per salvare internati nel campo di concentramento di Padova, a Chiesanuova, ebrei, perseguitati politici e prigionieri alleati. Per la sua attività venne rapito, torturato e infine ucciso dalla Gestapo.
Nella Cappella della Reliquie nel 2022 sono transitate 687.790 persone, contro le 352.360 persone dell’anno precedente.