Macerata , lunedì, 6. febbraio, 2023 9:00 (ACI Stampa).
Prima di Natale la Chiesa ha ‘promulgato’ nuovi venerabili e beati, tra cui una famiglia polacca di 9 componenti, Ulma, sterminata dai nazisti. L’altro prossimo beato è Jacinto Vera (1813-1881), primo vescovo di Montevideo, in Uruguay, che lasciò un ricordo indelebile per il suo zelo apostolico; ed è stato proclamato venerabile anche il gesuita maceratese Matteo Ricci (1552-1610), uno dei maggiori protagonisti dello slancio missionario della Chiesa in Asia, pioniere dell’evangelizzazione della Cina.
Tale notizia è stata accolta con ‘soddisfazione’ dal vescovo di Macerata, mons. Nazzareno Marconi: “Con questo atto molto importante il processo per la beatificazione di p. Matteo raggiunge l’ultimo traguardo: la Chiesa dichiara che tutte le indagini svolte in questi anni, prima a livello diocesano poi vaticano, confermano la santità di Padre Matteo. Ora si attende solo una conferma ‘più alta’ con le prove di un miracolo avvenuto per intercessione di p. Matteo Ricci”.
Ricordiamo brevemente le tappe di questo processo di beatificazione: il processo per la beatificazione fu aperto, una prima volta, nel 1982. Nel 2010, in occasione del 400° anniversario della morte di Ricci l’allora vescovo della diocesi di Macerata, mons. Claudio Giuliodori riaprì il processo, affidando a p. Gianni Criveller la presidenza della commissione storica, la quale fu responsabile di tracciare il profilo del missionario maceratese, mostrando non solo l’eroicità delle virtù, ma anche la fama di santità della quale fu circondato fin dalla sua morte. Nel 2013 la documentazione venne trasferita a Roma.
Al vescovo emerito di Macerata ed assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, mons. Claudio Giuliodori, presidente della Commissione Episcopale perl’educazione cattolica, la scuola e l’università e presidente della Commissione Giovani del CCEE (Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa) chiediamo di spiegarci il significato di questa venerabilità: “La Chiesa, fin dalla sua origine, accogliendo le parole della Sacra Scrittura: ‘Siate santi, perché io, il Signore, Dio vostro, sono santo’ (Lv 19,1) e l’invito di Gesù: ‘Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste’ (Mt 5,48), riconosce e presenta come modelli da imitare coloro che hanno vissuto in modo esemplare il Vangelo.
Pertanto, possono essere segnalate persone che hanno vissuto la fede in modo particolarmente significativo e hanno testimoniato il loro amore verso il Signore e i fratelli donando totalmente se stessi, in alcuni casi fino al martirio. Attraverso una lunga procedura che parte dalle realtà locali e arriva fino al Santo Padre, attraverso la valutazione del Dicastero per le Cause dei Santi, si giunge a riconoscere prima la sussistenza di motivazioni serie e documentate (Servo di Dio), poi l’esercizio delle virtù eroiche (Venerabile), infine dopo un primo miracolo avviene la proclamazione come ‘Beato’ e poi, dopo un secondo miracolo, come ‘Santo’. P. Matteo Ricci ora è venerabile perché sono state riconosciute le virtù eroiche, soprattutto per i lunghi anni trascorsi come missionario in Cina. Per cui, se ci fosse un miracolo, come ci auguriamo, potrebbe essere proclamato beato”.