Giuba , venerdì, 3. febbraio, 2023 14:15 (ACI Stampa).
Per la prima volta, non c’è solo il nunzio e le autorità del Paese ad entrare nel volo papale per accoglierlo dopo l’atterraggio. Ad aspettare Papa Francesco, nell’aeroporto di Giuba, ci sono anche l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby e il moderatore della Chiesa di Scozia Iain Greenshields. Anche loro entrano nell’aereo e salutano il Papa, prima di uscire dalla scaletta, mentre il Papa, come ormai da tempo, usa un piccolo ascensore e resta in sedia a rotelle per i ben noti problemi al ginocchio.
Comincia così il viaggio di Papa Francesco in Sud Sudan. Un viaggio voluto da anni, pensato, bloccato ora per la situazione politica, ora per la pandemia, che però il Papa non ha mai trascurato.
Finalmente, il Papa è in Sud Sudan, terra martoriata, Paese giovane dove però si vedono e sentono ancora i segni di un conflitto che non sembra aver fine e di un accordo di pace tra le forze contrapposte che sembra sempre imminente e poi alla fine non viene mai messo in pratica.
Per arrivarci, il Papa ha sorvolato la Repubblica Democratica del Congo da cui è partito e l’Uganda, per un volo non lungo, e che però prevede una piccola differenza oraria.
Dopo l’accoglienza, Papa Francesco si trasferirà al Palazzo Presidenziale. In un auto separata, ci sono Welby e Greenshields. Tutti e tre parleranno al corpo diplomatico e alle autorità nel primo appuntamento di questo agognato viaggio papale.