"Gesù ci chiama dalla nostra povertà, dalla nostra fragilità, a quella chiamata dobbiamo rispondere con un perenne proposito di conversione. Rifiuta il carrierismo, la doppia vita, la ricerca delle soddisfazioni mondane, l'abbraccio della croce, le mediazioni della Chiesa: sacramenti, vita di preghiera, ascesi, ecc. Allo stesso tempo, essere capaci di misericordia proprio perché toccati dalla misericordia del Signore, non dando lezioni ma testimoniando un'esperienza di intimità con Dio". E' quanto scritto nel discorso che Papa Francesco ha consegnato ai sacerdoti dell’Arcidiocesi di Barcellona impegnati nella pastorale giovanile.

Il breve testo preparato è stato consegnato e il Papa invece ha parlato a braccio ma, come spesso avviene, l'audio dell'udienza non è stato diffuso ai giornalisti. Forse ci sarà una trascrizione ufficiale nelle prossime ore sui media vaticani.

Il saluto preparato si chiude con una esortazione: " Cerca la fraternità in tutti gli ambienti sociali, impara e insegna ad accogliere tutti, a lavorare con tutti, a cercare soluzioni consensuali che abbiano ampio spazio. Mai arroccarsi, né nel gruppo cristiano a cui apparteniamo, né nella responsabilità che ci è affidata, vivere con spirito libero, nella sana indifferenza".