Roma , venerdì, 27. gennaio, 2023 15:00 (ACI Stampa).
Un pellegrinaggio che attraversa l'Italia nel nome della giustizia e della santità.
Dopo la tappa romana da oggi la reliquia del beato giudice Rosario Livatino è di nuovo in Sicilia a Catania grazie all'impegno dei Salesiani. E tra gli appuntamenti anche quello con il rettore maggiore dei Salesiani, don Angel Fernandez Artime, e Luisa Turco, giudice del Tribunale dei minori di Caltanissetta, che ha conosciuto Livatino.
I giovani sono stati i protagonisti anche di una delle tappe romane della reliquia a Corviale, periferia degradata di Roma. La camicia insanguinata del beato Rosario Livatino, il “giudice ragazzino”, martire della lotta alla mafia, ucciso a 38 anni il 21 settembre 1990 e beatificato Il 9 maggio 2021, è arrivata al “Serpentone”, nel luogo dove da 30 anni la Fraternità dell’Incarnazione fa evangelizzazione. Il cardinale Francesco Montenegro ha detto ai ragazzi che Livatino "ha saputo mettere insieme sul tavolo il diritto penale e il Vangelo e questo lo ha mostrato anche con gli imputati, trattandoli da esseri umani”. Ed ha spiegato la sigla: STD, Sub Tutela Dei, sotto lo sguardo di Dio, sotto la sua protezione.
Questo è anche il titolo della mostra itinerante che segue il viaggio della reliquia. Mostra che è stata esposte al Meeting di Rimini.
Una delle tappe romane a San Salvatore in Lauro è stata l'occasione per una preghiera popolare, ma anche le soste istituzionali hanno messo in chiaro che cosa significhi Livatino per la Sicilia e l' Italia. Come ha detto Domenico Airoma, procuratore della Repubblica di Avellino e vice-presidente del Centro Studi Livatino, nella Santa Messa conclusiva della peregrinatio della reliquia del Beato Rosario Angelo Livatino, tenutasi a Roma a Santa Maria degli Angeli il 21 gennaio 2023.