Città del Vaticano , domenica, 22. gennaio, 2023 12:15 (ACI Stampa).
Per seguire Gesù ci vuole il coraggio di lasciare. Di lasciare gli egoismi, i calcoli, ma anche di lasciare il quieto vivere, per abbandonarsi a Gesù. Papa Francesco ripercorre il passo del Vangelo in cui Gesù chiama i primi discepoli, che lasciano le reti e lo seguono. E ribadisce che la necessità di lasciare è la prima caratteristica di un buon discepolo. Dopo l'Angelus, appelli per Myanmar, Perù, Camerun, Ucraina.
È la Terza Domenica del Tempo Ordinario, ed è la Domenica che il Papa ha voluto dedicata alla Parola di Dio. Nella mattina, in San Pietro, il Papa ha dato il mandato a nuovi lettori e catechisti, delineando ancora una volta nell’omelia il profilo di Chiesa missionaria che desidera.
Ora, di fronte a una piccola folla radunata in una piazza San Pietro un po’ nuvolosa e fredda, il Papa riprende il concetto, commentando in particolare il momento in cui i discepoli lasciano le reti e lo seguono, che è il “momento dell’incontro decisivo con Gesù, quello che ricorderanno per tutta la vita e che entra nel Vangelo”.
Commenta Papa Francesco: “Lasciare per seguire. Con Gesù è sempre così. Si può cominciare in qualche modo ad avvertire il suo fascino, magari grazie ad altri. Poi la conoscenza può diventare più personale e accendere una luce nel cuore”.
Ma “prima o poi arriva il momento in cui è necessario lasciare per seguirlo”, che porta ad un bivio nella vita, se lasciare tutto e rimanere nella propria zona di conforto, un “momento decisivo” – spiega Papa Francesco – perché “se non si trova il coraggio di mettersi in cammino, c’è il rischio di restare spettatori della propria esistenza e di vivere la fede a metà”.