Roma , sabato, 21. gennaio, 2023 10:00 (ACI Stampa).
Una settimana intensa quella che stiamo vivendo. In tante diocesi, parrocchie, movimenti, sono tanti i momenti di preghiera e confronto nella Settimana dedicata all’Unità dei Cristiani che si concluderà il prossimo 25 gennaio. Prima di parlare di alcune iniziative promosse dal Nord al Sud registriamo la gioia di diverse diocesi italiane per la promulgazione, giovedì, di alcuni decreti di venerabilità. Quattro, in particolare – su sei – riguardano italiani: don Gaetano Francesco Mauro, in Calabria, fondatore della Congregazione dei Pii operai catechisti rurali o meglio conosciuti come “ardorini”, nato a Rogliano e morto a Montalto Uffugo.
L’Amministratore Apostolico di Cosenza-Bisignano, Giuseppe Piemontese e l’intera comunità diocesana “gioisce, ringraziando Dio e il Santo Padre Francesco, per questo ulteriore dono alla Chiesa cosentina”, spiega una nota della diocesi: “la Chiesa con questo atto ci assicura che un suo figlio sacerdote, ha esercitato le virtù cristiane in maniera eroica”. E poi Maria Margherita Diomira del Verbo Incarnato della Congregazione delle Stabilite nella Carità del Buon Pastore, originaria di Firenzuola dove era nata nel 1651 e morta a Firenze dopo una vita di preghiera fino ricevere le stimmate. “Gioiamo con le Suore Stabilite nella Carità e accogliamo con gratitudine questo ulteriore dono che riceviamo dal Santo Padre e che arricchisce la schiera di testimoni del Vangelo fiorentini riconosciuti dalla Chiesa universale”, ha detto il card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, evidenziando che “quello di suor Diomira è stato un esempio di vita spesa nel servizio di Dio e dei fratelli” e ancora oggi la sua storia “invita a fidarsi del Signore e della sua misericordia senza limiti e il suo anelito missionario ci ricorda che ogni cristiano, in virtù del Battesimo è un testimone ovunque si trovi”.
Piemontese è don Giovanni Barra nato il 13 gennaio 1914 a Riva di Pinerolo e morto a Torino il 28 gennaio 1975 dove ricoprì vari incarichi. E poi ancora Bertilla Antoniazzi, nata il 10 novembre 1944 a San Pietro Mussolino e morta il 22 ottobre 1964 a Vicenza dopo una breve vita fatta di sofferenze.
Ma ritorniamo al tema della Settimana dedicata alla preghiera per l’Unità dei Cristiani che si è aperta lo scorso 18 gennaio. Una data proposta nel 1908 da padre Paul Wattson, perché compresa tra la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo. Proprio in questa data il Papa celebra ogni anno nella Basilica dedicata all’Apostolo delle Genti a Roma i Vespri. Dal Nord al Sud, come dicevamo diverse iniziative a partire dall’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei che ha messo a disposizione un video per raccontare il senso e le prospettive della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, anche attraverso i social media e che vuole collocare questo appuntamento all’interno del Cammino sinodale.
Nelle diocesi partiamo dall’Eparchia di rito cattolico bizantino di Lungro, in Calabria, che dal 23 gennaio promuove un ciclo di incontri, in collaborazione con il Centro studi per l’Ecumenismo in Italia, sul tema “Concilio Vaticano II: a 60 anni dall’apertura. Chiese in dialogo per l’unità. Spunti per una formazione continua”. Un’iniziativa che “vuole proporsi come momento formativo, offerto e aperto a tutti, ed è da leggere nell’orizzonte di una maggiore formazione del popolo di Dio al dialogo teologico, al dialogo ecumenico e ad una presa di coscienza maggiore della continua recezione del Concilio Vaticano II, che ha segnato un ripensamento nelle forme e nei contenuti della partecipazione della Chiesa cattolica al Movimento ecumenico”.