Città del Vaticano , giovedì, 19. gennaio, 2023 10:30 (ACI Stampa).
È il tema dell’acqua, quello che caratterizza l’incontro tra Papa Francesco e la delegazione ecumenica finlandese che gli fa visita in occasione della festa di Sant’Enrico. L’acqua che testimonia il comune battesimo, l’acqua che va protetta, come testimonia il ciottolo del Mar Baltico donato al Papa dalla vescova luterana, che incentra proprio su questo il suo discorso.
Come ogni anno, per la festa di Sant’Enrico fa visita a Papa Francesco una delegazione ecumenica che proviene dalla Finlandia. Sant’Enrico di Uppsala è patrono di Finlandia, dove portò la Parola di Dio partendo da Uppsala, in Svezia, città di cui era vescovo. Era nato in Inghilterra, e si recò in Finlandia insieme al re di Svezia Eric IX, ma lì fu ucciso da un finlandese cui aveva imposto la penitenza per un precedente omicidio.
Nel suo discorso, Papa Francesco sottolinea che il Mar Baltico è “fonte di vita minacciata dall’azione dell’uomo, luogo di incontro che risente dolorosamente del clima di scontro causato dalla feroce insensatezza della guerra. Sempre la guerra è una sconfitta, sempre”.
Proprio guardando all’acqua del Battesimo, il Papa ricorda che, immergendosi nel Giordano, Gesù ha “manifestato la volontà di immergersi completamente nella nostrta condizione umana”, e che noi “battezzati in Cristo, per pure grazia siamo statti immersi in Lui”.
L’unico Battesimo ci porta, da credenti, a “rendere grazie,” in quanto con il Battesimo la nostra esistenza è stata “riconciliata con Dio”, e dunque “siamo figli riconciliati e siamo pertanto chiamati a riconciliarci sempre di più tra noi, e ad essere operatori di riconciliazione nel mondo”.