Camerino , mercoledì, 11. gennaio, 2023 16:00 (ACI Stampa).
In occasione del V Centenario della nascita di Sisto V, la Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, città cui questo papa era legato per ragioni familiari, nello scorso mese di novembre ha organizzato un importante convegno sull’attività normativa di papa Felice Peretti: ‘Sisto V, papa marchigiano, legislatore universale’, al quale sono intervenuti di persona relatori dalla Spagna, dalla Francia e dalla Croazia, ed il presidente della Cei, card. Matteo Maria Zuppi.
Papa Sisto V, nato a Grottammare, ha creato nel 1588 la Curia Romana con la Costituzione Apostolica ‘Immensa Aeterni Dei’, tantoché il presidente della Cei, card. Matteo Maria Zuppi, lo ha definito un “Papa energico, riformatore, che il Belli chiamava ‘il Papa rugantino, tosto’, ancora ricordato per le sue battute ma soprattutto per il suo contributo nell’assetto urbanistico della città di Roma”.
Benché il suo pontificato non sia durato che cinque anni e 4 mesi, il ricordo di Sisto V s’è conservato nei secoli: migliorò l’assetto urbanistico di Roma e fece completare la Cupola di san Pietro; inoltre fece demolire e ricostruire il Palazzo Laterano e, desiderando unire simbolicamente i quattro angoli di Roma, fece erigere altrettanti obelischi: in piazza san Pietro, in piazza dell’Esquilino, in piazza san Giovanni in Laterano e in piazza del Popolo.
Però il convegno organizzato dall’università camerte ha incentrato lo studio sulla sua attività legislativa, cui si debbono interventi all’avanguardia in moltissimi campi del diritto: a lui si deve la prima normativa completa sugli archivi ecclesiastici diocesani, egli riformò la normativa sul notariato, si occupò d’una delle prime revisioni complete del ‘Decretum Gratiani’; con la Costituzione apostolica ‘Romanus Pontifex’ organizzò le visite ad limina dando loro la struttura che sostanzialmente hanno tutt’oggi, e soprattutto creò, con la Costituzione apostolica ‘Immensa Aeterni Dei’, la Curia romana, ossia l’apparato ‘ministeriale’, per usare una similitudine, che assiste il papa nel governo della Chiesa.
In particolare, poi, papa Sisto V diede preferenza nelle nuove nomine a persone di non elevata estrazione sociale, a scapito dei personaggi altolocati che tradizionalmente mantenevano legami con le potenze politiche e le grandi famiglie dell’aristocrazia romana, avviando quella che con terminologia moderna potremmo chiamare una prima democratizzazione della Curia romana; a lui si deve anche una delle prime leggi sui pentiti, che prometteva la grazia e la facoltà di liberare due amici e premi in denaro ai banditi che avessero fatto catturare altri fuorilegge.