Civitavecchia , lunedì, 26. dicembre, 2022 16:00 (ACI Stampa).
Il 19 marzo del 1987 Giovanni Paolo II in uno dei suoi 146 viaggi pastorali in Italia, si recò anche la città portuale di Civitavecchia. Il Papa visitò porto, centrale Enel, carcere, parlò ai giovani: sette discorsi in un solo giorno. A trentacinque anni dalla storica visita a Civitavecchia, la città vuole ricordare San Giovanni Paolo II. E lo ha fatto proprio il 19 marzo 2022, attraverso la cerimonia di intitolazione al Papa del Molo del porto. Monsignor Gianrico Ruzza, Vescovo della Diocesi di Civitavecchia e Tarquinia, ha benedetto la targa posta all’ingresso della banchina in ricordo del Santo Padre. “Un uomo che ha cambiato la storia del ‘900 – ha detto di Giovanni Paolo II presidente del Porto Pino Musolino – momenti come quello di 35 anni fa vanno ricordati e celebrati”.
Va detto anche che il comune di Civitavecchia ha deciso di dedicare a san Giovanni Paolo II una delle piazze della città.
L’iniziativa di ricordare il Santo Pontefice attraverso l’intitolazione dei luoghi pubblici della città nasce “dal basso”, cioè come iniziativa dei cittadini stessi. Ne ho parlato con una di queste persone, Alessandro Scotto, che lavora nel porto della città di Civitavecchia, settore crociere, e allo stesso tempo è fondatore e presidente di un Associazione chiamata “Civitavecchia2000”, impegnata da circa 12 anni nel volontariato, nel campo caritativo.
Chi era per te Giovanni Paolo II?
Giovanni Paolo II per i giovani era un punto di riferimento, ha dedicato tutta la sua vita per incentivare i giovani a seguire la croce. Aveva posto al centro del suo pontificato la missione di far crescere la fede della gente e il loro amore per Dio. Con la sua malattia ha dimostrato grande forza e tenacia cercando di far sentire, malgrado tutto, la sua costante presenza ai giovani.