Città del Vaticano , lunedì, 19. dicembre, 2022 18:00 (ACI Stampa).
È stato inaugurato il 12 dicembre 2022 nella navata sinistra della Basilica papale di Santa Maria Maggiore un nuovo allestimento del celebre Presepe, opera di Arnolfo di Cambio del 1291 realizzata durante il pontificato di Niccolò IV (1288-1292), il primo francescano a salire sul soglio di Pietro.
Capolavoro della scultura gotica italiana che assume un valore spirituale di primaria importanza in quanto realizzato a poco meno di settant’anni dal primo presepe “vivente” ideato nel Natale del 1223 da san Francesco d’Assisi a Greccio e originariamente collocato presso il preesistente Oratorio della Natività.
La Piccola cappella venne edificata nel VII secolo all’interno della navata destra della basilica liberiana quando durante il pontificato di Teodoro I (642-649), giunsero a Roma da Betlemme le assi in legno della mangiatoia ove venne adagiato il Bambino Gesù e la Basilica assunse il titolo di Santa Maria in Praesepium, divenendo la “seconda Betlemme”, come per tradizione fu spesso chiamata quale meta dei pellegrini “romei” in occasione delle festività natalizie.
Le reliquie del Presepe furono conservate nell’antico oratorio fino al 1586 quando un nuovo pontefice francescano, papa Sisto V (1585-1590), fece costruire da Domenico Fontana la monumentale cappella sul fianco destro della basilica e trasferire l’intero Oratorio della Natività quale cripta al centro del nuovo ambiente.
Sebbene sul finire del Duecento le raffigurazioni della Natività di Cristo e dell'Adorazione dei Magi fossero già largamente diffuse − ad iniziare dal Sarcofago di Adelfia del 325-350 (Siracusa, Museo Archeologico “Paolo Orsi”) nel quale tra le decorazioni spiccano le scene della nascita di Gesù Bambino, sino al gruppo ligneo duecentesco della basilica di S.Stefano a Bologna, passando per le mirabili opere a Pisa e Siena di Nicola Pisano, maestro di Arnolfo − lo spirito della rappresentazione scultorea della Basilica Liberiana, nell'orma di quanto realizzato da san Francesco e per tramite di Niccolò IV, lo pone quale il primo e più antico presepe della storia del cristianesimo.