Tolentino , giovedì, 15. dicembre, 2022 9:00 (ACI Stampa).
Il Natale è l’evento più importante della storia della salvezza in quanto si fa memoria dell’incarnazione del Verbo di Dio. Con la sua venuta nel mondo, il Figlio di Dio ha realizzato il ‘misterioso scambio’ tra la divinità e l’umanità: Egli ha assunto, infatti, la natura umana perché l’uomo fosse reso partecipe di quella divina.
E si racconta nella vita di Santa Teresa di Gesù che un giorno, nel monastero dell’Incarnazione di Avila, mentre stava scendendo le scale, incontrò un bel bambino che le sorrideva. La Santa, sorpresa di vedere un bambino all’interno della clausura del Monastero, gli chiese: ‘E tu chi sei?’. Ma il bambino rispose con un’altra domanda: ‘E tu chi sei?’. La Santa replicò: ‘Io sono Teresa di Gesù’. Il Bambino, con un sorriso ampio e luminoso, le disse: ‘Io sono Gesù di Teresa’.
Partendo da questo episodio abbiamo chiesto alle carmelitane scalze (ritornate da poco tempo a Tolentino, dopo 6 anni a causa del sisma del 2016) di raccontarci la devozione che aveva santa Teresa per l’infanzia di Gesù: “La tenerezza di Santa Teresa d’Avila per Gesù Bambino era grande e ci è testimoniata, tra l’altro, dalle statuette del Piccolo Gesù che lei portava con sé durante i viaggi delle sue Fondazioni e che poi lasciava a custodia e protezione del Monastero appena fondato. Questa devozione si radica nell’amore appassionato della Santa per Cristo nella sua Umanità, cioè nella concretezza della sua vicenda terrena di Dio fatto carne, con quegli aspetti di fragilità propri della nostra natura, come, appunto, la debolezza di un bimbo che, quando nasce, non può sopravvivere se qualcuno non si prende cura di lui. Pensare che Dio ha scelto questa strada per esserci vicino e rivelarci la Sua Misericordia faceva traboccare il cuore di Santa Teresa di gioia, e la infiammava nel desiderio di ricambiare tanto Amore”.
Santa Teresa di Gesù Bambino, alcuni secoli dopo, scrive: ‘In quella notte nella quale Gesù si fece debole e sofferente per mio amore, Egli mi rese forte e coraggiosa’: in quale modo la nascita di Gesù cambia la vita?
“Il Natale ci cambia la vita non per magia, ma…se ce la lasciamo cambiare! Cioè se prestiamo attenzione a questa sconvolgente scelta di Dio, se ci fermiamo un attimo perché il cuore torni a gustare la dolcezza del Suo Amore e fiorisca in noi il desiderio di ricambiarglielo, con gesti concreti di carità e di servizio, con la preghiera che abbraccia i bisogni di ogni persona e del mondo intero. Come il Figlio di Dio si è abbassato per amore fino a diventare uomo, così noi possiamo lasciarci trasformare dagli eventi quotidiani se li viviamo come occasioni di bene, di gentilezza, di perdono”.