Città del Vaticano , domenica, 11. dicembre, 2022 12:14 (ACI Stampa).
"Gesù ha parole e gesti di compassione verso tutti, al centro del suo agire c’è la misericordia". Lo ha detto il Papa nella riflessione prima della preghiera mariana dell'Angelus a mezzogiorno in Piazza San Pietro.
Papa Francesco commenta la vicenda di Giovanni che chiede ai suoi discepoli di "verificare" che Gesù sia il Messia: "ciò significa che anche il più grande credente attraversa il tunnel del dubbio. E non è un male, anzi, talvolta è essenziale per la crescita spirituale: ci aiuta a capire che Dio è sempre più grande di come lo immaginiamo; le opere che compie sono sorprendenti rispetto ai nostri calcoli; il suo agire è diverso, supera i nostri bisogni e le nostre attese; e perciò non dobbiamo mai smettere di cercarlo e di convertirci al suo vero volto".
Dio non può essere chiuso nei nostri schemi, dice il Papa e anche quando siamo "in un carcere interiore, incapaci di riconoscere la novità del Signore" allora forse "abbiamo nella testa un Dio potente che fa ciò che vuole, anziché il Dio dell’umile mitezza, della misericordia e dell’amore, che interviene sempre rispettando la nostra libertà e le nostre scelte". Per questo l’Avvento "è un tempo di ribaltamento di prospettive, dove lasciarci stupire dalla grandezza della misericordia di Dio. Un tempo in cui, preparando il presepe per il Bambino Gesù, impariamo di nuovo chi è il nostro Signore; un tempo in cui uscire da certi schemi e pregiudizi verso Dio e i fratelli".
Il Papa ha ricordato ieri a Barbacena, la solenne cerimonia di beatificazione della laica e martire, uccisa in odio alla fede nel 1982, Isabel Cristina Mrad Campos.
Una preghiera speciale per il Sud Sudan dove proseguono gli scontri e le violenze e il pensiero alla Giornata della Montagna dedicata alle donne.