Città del Vaticano , venerdì, 9. dicembre, 2022 14:00 (ACI Stampa).
Papa Francesco riceve in Udienza in Vaticano il Movimento Cristiano Lavoratori, in occasione del 50.mo anniversario di fondazione.
"Cinquant’anni fa il vostro Movimento muoveva i primi passi sotto la benedizione del Papa San Paolo VI; e oggi siete venuti a condividere con me questo momento di gratitudine. Grazie per il bene seminato in questi anni di vita. Grazie per l’impegno con cui vi siete messi al servizio della società italiana attraverso le attività di formazione, i circoli, il patronato, l’attenzione al mondo del lavoro nelle varie sfaccettature e il servizio civile", dice subito Papa Francesco.
ll Movimento Cristiano dei Lavoratori compie 50 anni. Per celebrare l'anniversario della fondazione, l'associazione ha organizzato una tre giorni di eventi culminata con un'udienza con Papa Francesco.
“Questo ritrovarci – sottolinea il presidente generale Antonio Di Matteo – ha il senso di riaffermare i valori che caratterizzano la nostra storia e di assumerci l’impegno di dare ad essi un futuro. Come presenza organizzata di testimonianza evangelica nel mondo del lavoro, vogliamo davvero essere parte di quella ‘Chiesa in uscita’ che il Pontefice invita i laici a rendere visibile in tutti gli ambiti e ambienti”.
"I cinquant’anni sono anche un tempo per guardare con realismo alla propria storia, fatta di tanta gratuità e anche di fatiche nella testimonianza cristiana. È importante non abbandonarsi a forme autocelebrative, ma riconoscere l’azione dello Spirito Santo tra le pieghe della vostra storia, non tanto negli avvenimenti eclatanti, quanto piuttosto in quelli umili e quotidiani. Questo anniversario potrebbe aiutarvi a camminare in due direzioni: un’opera di purificazione e una nuova semina. Ambedue: purificare e seminare", consiglia il Papa ai presenti.
Per il Papa "la purificazione è sempre necessaria, sempre, per tutti noi e in tutte le esperienze umane. Siamo peccatori e abbiamo bisogno di misericordia come dell’aria che respiriamo. La disponibilità alla conversione, a lasciarsi purificare, a cambiare vita, a cambiare stile, è segno di coraggio, di forza, non di debolezza; la testardaggine è segno di debolezza. Si tratta di accogliere le novità dello Spirito senza porre ostacoli: permettere che i giovani trovino spazio, che sia custodito e condiviso lo spirito di gratuità, che non si perda l’intraprendenza degli inizi preferendo scelte rassicuranti che non aiutano a vivere le novità dei tempi".