Loreto , venerdì, 9. dicembre, 2022 9:00 (ACI Stampa).
“Stando ad alcune testimonianze, negli archivi vaticani esistono documenti, secondo i quali, una nobile famiglia bizantina di nome Angeli, discendente dagli imperatori di Costantinopoli, nel secolo XIII salvò i ‘materiali’ della Casa della Madonna dalle devastazioni mussulmane e li fece trasportare a Loreto per ricostruirvi l’attuale sacello”: così scriveva anni fa p. Giuseppe Santarelli, autore di molti saggi critico-storici sulla tradizione lauretana.
E’ stato lo stesso p. Giuseppe Santarelli, direttore della Congregazione Universale della Santa Casa di Loreto, a narrare le due tradizioni riguardanti la traslazione della Santa Casa: “La devota tradizione narra che la traslazione della Santa Casa da Nazareth fino a Loreto sia opera degli angeli. Una seconda interpretazione storica mette in risalto che nel 1291 i crociati furono espulsi dalla Terrasanta per opera dei mussulmani e che alcuni cristiani salvarono dalla distruzione la casa della Madonna, trasportandola prima nell’antica Illiria, in una località, di cui il santuario di Tersatto fa memoria. Successivamente nella notte tra il 9 e il 10 dicembre del 1294 fu trasportata nell'antico comune di Recanati, prima presso il porto, poi su un colle in una via pubblica, dove tutt'ora è custodita”.
La seconda interpretazione storica è stata suggerita dal dott. da Giuseppe Lapponi, archiatra pontificio (cioè il medico) di papa Leone XIII, ad inizio del secolo scorso, e nato vicino all’abbazia cistercense di Fiastra a Tolentino. Questi avrebbe raccontato di aver trovato negli archivi vaticani delle carte in cui si parla di come una certa famiglia Angeli (o De Angeli), ramo della dinastia di Costantinopoli, detentrice di vasti possedimenti in Terra Santa, avrebbe organizzato nel 1291 l’evacuazione della Santa Casa da Nazareth prima che cadesse nelle mani dei musulmani.
La Curia di Papa Leone XIII, però, pare non averne voluto sapere di questa ricostruzione e così quelle carte non sono più riemerse dagli archivi vaticani. Ulteriori studi storici dedicati alla famiglia Angeli, però, hanno aggiunto altri elementi a supporto di questa tesi. La Santa Casa sarebbe stata smontata pietra per pietra e caricata su una nave al porto di San Giovanni d’Acri, da dove avrebbe raggiunto l’Epiro, in Grecia, allora feudo di questa nobile famiglia. Da qui poi in nave sarebbe ripartita per l’Italia, presumibilmente come donazione degli Angeli alla Santa Sede.
Partendo da queste sollecitazioni domenica scorsa il comitato per il 700^ anniversario del beato Tommaso da Tolentino ha invitato proprio all’Abbadia di Fiastra l'archeologo, prof. Alessio Santinelli, che ha parlato sul tema ‘Gli introvabili documenti vaticani e la questione della Santa Casa di Loreto. Giuseppe Lapponi, medico di papa Leone XIII’.