Città del Vaticano , venerdì, 2. dicembre, 2022 12:30 (ACI Stampa).
Il Mediterraneo è stato culla di civiltà, mette in contatto tre continenti, ma oggi, in un momento di globalizzazione dei problemi, “stenta ad essere vissuto come luogo di incontro, di scambio, di convidisione e collaborazione”. Lo scrive Papa Francesco in un messaggio all’VIII Conferenza Rome MED Dialogues, organizzato dal Ministero degli Esteri Italiano.
Papa Francesco sottolinea che il Mediterraneo è “un mare, che, nella sua storia di medium terrarum, ha una vocazione di progresso, sviluppo e cultura”, ma che che “sembra purtroppo avere smarrito nel passato recente e che necessita di recuperare appieno e con convinzione”. Aggiunge che “il Mediterraneo, infatti, ha la grande potenzialità di mettere in contatto tre continenti”, collegamento fecondo di civiltà che conoscevano anche il fatto che il con-fine può anche avere l’idea del fine comune, eppure oggi quella condivisione e collaborazione del passato.
Eppure, Papa Francesco nota che il Mediterraneo è ancora luogo di opportunità, da dove riprendere la cultura dell’incontro, ricostruendo “un senso di fraternità, sviluppando, oltre a rapporti economici più giusti, anche relazioni più umane, comprese quelle con i migranti”.
Papa Francesco loda la conferenza che rilancia “la centralità del Mediterraneo”, ma fa la considerazione che “l’idea di affrontare i singoli temi in modo settoriale, separatamente e a prescindere dagli altri è, in tal senso, un pensiero fuorviante. Esso infatti comporta il rischio di giungere a soluzioni parziali, difettose, che non solo non risolvono i problemi ma li cronicizzano”.
In particolare, il Papa si riferisce “all’incapacità di trovare soluzioni comuni alla mobilità umana nella regione, che continua a comportare una perdita di vite umane inammissibile e quasi sempre evitabile, soprattutto nel Mediterraneo”, e nota che “la migrazione è essenziale per il benessere di quest’area e non può essere fermata”.