Città del Vaticano , venerdì, 2. dicembre, 2022 10:00 (ACI Stampa).
Sarà probabilmente il 28 dicembre che Papa Francesco pubblicherà una nuova lettera apostolica, questa volta dedicata a San Francesco di Sales, il patrono dei giornalisti. L’occasione sarà il quattrocentesimo anniversario della morte del santo e patrono dell’opera di don Bosco, che a lui si ispirò per i principi di amorevolezza, ottimismo e umanesimo cristiano.
Francesco di Sales (1567 – 1622) era un nobile sabaudo, e fece studi giuridici a Parigi e Padova prima di scegliere la via del sacerdozio. Fu mandato pastore nello Chablais, in una regione prevalentemente calvinista. La sua attività pastorale fu instancabile. Tanto che fu nominato coadiutore del vescovo di Ginevra, e poi divenne vescovo della diocesi dal 1602 al 1622.
Molte le opere compiute in quegli anni: avviò un istituto femminile aperto a vedove e malati insieme a Santa Giovanna Francesca Freymont, baronessa di Chantal – istituto che poi fu trasformato, su richiesta di Roma, in ordine claustrale della Visitazione di Santa Maria.
Ma, soprattutto, scrisse l’Introduzione alla vita devota, o Filotea, in cui spiegò come anche i laici potevano aspirare alla santità, andando contro la visione comune del tempo.
Fu nel dialogo con il mondo riformato che Francesco di Sales provò di essere capace di andare controcorrente. Al tempo, si usava soprattutto la predicazione e la disputa teologica per rispondere alle accuse dei riformati. Lui, però, utilizzò soprattutto fogli volanti, piccoli manifesti che facevano da mezzo di catechesi e informazione religiosa e venivano distribuiti a tutti, o affissi ai muri.