Roma , sabato, 3. dicembre, 2022 14:00 (ACI Stampa).
Il 3 dicembre il calendario liturgico ricorda la festa di San Francesco Saverio. Gesuita e missionario, il suo nome è legato all’ansia apostolica di portare Cristo nella società del proprio tempo.
Ricordare il nome di questo figlio di Sant’Ignazio di Loyola è tenere vivo il ricordo di uno dei grandi santi a cui si sono ispirati moltissimi cattolici come ad esempio San Guido Maria Conforti.
Vescovo di Ravenna e Parma, la lettura della vita di Francesco Saverio ha infiammato la vita del presule emiliano, fondatore di una congregazione religiosa, l’obiettivo della Cina è stato l’anelito di tutta la propria esistenza.
Visitando il museo missionario presente nella Casa madre dell’istituto si scopre il grande amore che monsignor Conforti aveva per l’Oriente. Nel 1928, pur con una salute cagionevole, incontrò i propri figli, in un viaggio lungo e pieno di incognite soprattutto per la propria salute. Di quei giorni sono rimaste le numerose foto che ritraggono quegli attimi unici, per i missionari che svolgevano il proprio apostolato.
Monsignor Conforti, giovanissimo, sentì l’amore per la missione e personalmente scelse di scrivere diverse lettere al cardinale Ledόchowski con lo scopo di fondare un’istituzione missionaria per portare la parola di Cristo nel mondo.