Roma , martedì, 29. novembre, 2022 14:00 (ACI Stampa).
La terza edizione della ‘School of peace’, organizzata dall’Istituto ‘GiuseppeToniolo’ di Azione Cattolica si è svolta a Roma sul tema ‘Le guerre e la pace ai confini dell’Europa’: “In questo tempo segnato dalle guerre in Europa e nel mondo, desideriamo approfondire le cause dei conflitti e le strade per costruire una pace duratura, con una particolare attenzione a ciò che sta avvenendo in Ucraina” ed è rivolto a tutti con particolare attenzione ai giovani.
Al presidente scientifico dell’Istituto ‘Giuseppe Toniolo’ dell’Azione Cattolica Italiana, prof. Sandro Calvani, già direttore della Caritas e di molte agenzie delle Nazioni Unite, chiediamo di spiegarci il motivo di questo seminario: “Da alcuni anni, l’Istituto ‘Giuseppe Toniolo’ per il diritto internazionale della pace, insieme a diverse altre istituzioni, organizza un seminario annuale di formazione sui temi complessi della costruzione della pace. Quest’anno il focus principale è sui confini dell’Europa, a causa dell’immensa gravità dell’invasione russa dell’Ucraina”.
Quali conseguenze avrà la guerra in Ucraina negli assetti globali?
“Credo che questa nuova guerra sia la prima guerra glocale. Locale perché combattuta interamente dentro i confini di un solo paese; e anche globale perché tutte le potenze militari ed economiche sono pesantemente coinvolte in diversi modi, come le forniture di armi, il commercio del gas russo e delle produzioni agricole ucraine, le sanzioni economiche internazionali e l’impatto dei rifugiati che scappano sia dall’Ucraina che dalla Russia. Spero che oltre alle gravissime conseguenze umanitarie e ai crimini di guerra che sono stati denunciati alla Corte Penale Internazionale, la comunità internazionale riveda con sollecitudine le regole applicative del diritto internazionale, ora rese inefficaci dal diritto di veto concesso ai cinque paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Se non si farà una riforma in questo senso, le guerre di questo tipo si ripeteranno e le Nazioni Unite diverranno irrilevanti nel mantenimento della pace, che è il loro mandato principale”.
Per quale motivo la voce della Chiesa sembra ‘inascoltata’ quando chiede la pace?