"Spero che i nuovi responsabili non siano "capi" di scrivania, di giornali o di Zoom, e che non cadano nella tentazione di uno strutturalismo istituzionale che progetta e organizza a partire da statuti, regolamenti e proposte ereditati, che erano buoni e utili all'epoca ma che potrebbero non essere significativi oggi". Quello del Papa è un invito all'ascolto, ad "avere un orecchio attento".
E l'ascolto deve essere anche ai segni dei tempi: "dobbiamo essere una Chiesa vitalmente profetica, con segni e gesti che mostrano che c'è un'altra possibilità di convivenza, di relazioni umane, lavoro, amore, potere e servizio". Per fare questo, conclude il Papa "abbiamo bisogno di ascoltare la voce dello Spirito. In ciascun tempo, lo Spirito ci apre alla sua novità" e "ci libera dall'ossessione per le emergenze, e ci invita a percorrere strade antiche e sempre nuove: quelle della testimonianza, della povertà e della missione, a liberaci da noi stessi e mandarci nel mondo" .
Si tratta di un"ascolto attivo, spiega il Papa, che scandisce il ritmo del lavoro; è l'aspirazione necessaria per essere una Chiesa che respira missionario".
Al termine dell’VIII Assemblea del Forum internazionale di Azione Cattolica “Azione cattolica.
Passione per un’umanità rinnovata in Cristo”, i Paesi membri dell’organismo di coordinamento delle
associazioni di Azione cattolica nel mondo hanno eletto il Segretariato che guiderà l’attività del
Fiac nel quadriennio 2023-2026.
Il nuovo Segretariato è composto dai rappresentanti di Italia, Argentina, Burundi (membri di
diritto del Segretariato in base a un emendamento al Documento normativo approvato ad
experimentum dall’Assemblea) e da un Paese espresso da ognuno dei 4 continenti in cui è
presente l’Azione cattolica: Filippine (Asia), Spagna (Europa), Messico (America) e Senegal
(Africa).
L’Assemblea ha anche accolto l’Ungheria tra i Paesi membri che salgono così a 26: Albania,
Austria, Italia, Malta, Polonia, Romania, Spagna, Svizzera Ticino, Argentina, Colombia, Messico,
Paraguay, Perù, Uruguay, Venezuela, Filippine, Myanmar, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Mali,
Repubblica Democratica del Congo, Rwanda, Senegal, Uganda.
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