Città del Vaticano , sabato, 26. novembre, 2022 12:20 (ACI Stampa).
"La Santa Sede ha preso atto con sorpresa e rammarico della notizia della “cerimonia di installazione”, avvenuta il 24 c.m. a Nanchang, di S.E. Mons. Giovanni Peng Weizhao, Vescovo di Yujiang (Provincia di Jiangxi), come “Vescovo Ausiliare di Jiangxi”, diocesi non riconosciuta dalla Santa Sede. Tale evento, infatti, non è avvenuto in conformità allo spirito di dialogo esistente tra la Parte Vaticana e la Parte Cinese e a quanto stipulato nell’Accordo Provvisorio sulla nomina dei Vescovi, il 22 settembre 2018. Per di più, il riconoscimento civile di Mons. Peng è stato preceduto, secondo le notizie giunte, da lunghe e pesanti pressioni delle Autorità locali.
La Santa Sede auspica che non si ripetano simili episodi, resta in attesa di opportune comunicazioni in merito da parte delle Autorità e riafferma la sua piena disponibilità a continuare il dialogo rispettoso, concernente tutte le questioni di comune interesse". Questa la dichiarazione ufficiale della Santa Sede.
Ma cosa è successo? L'accordo che è stato appena rinnovato tra Santa Sede e Governo Cinese sulla nomine dei vescovi non ha funzionato?
La questione è piuttosto delicata. Infatti Giovanni Peng Weizhao era stato nominato da papa Francesco nel 2014 per la diocesi di Yujiang e per questo anche arrestato per sei mesi dalle autorità cinesi, e ieri il 24 novembre ha aderito agli organismi “ufficiali” del cattolicesimo cinese, a presiedere il vescovo locale Li Suguang, vice-presidente della Conferenza dei vescovi cattolici cinesi, l’organismo collegiale non riconosciuto dalla Santa Sede.
Come riporta Asia News Peng Weizhao, 56 anni, ha studiato nel Seminario nazionale di Pechino divenendo sacerdote nel 1989. Era stato ordinato vescovo di Yujiang segretamente con il mandato di Papa Francesco il 10 aprile 2014 come successore di mons. Tommaso Zeng Jingmu, guida della locale e vivace Chiesa sotterranea, che trascorse ben 23 anni in carcere morendo poi a 96 anni nel 2016. Poche settimane dopo la sua ordinazione lo stesso vescovo Peng era stato arrestato; rilasciato nel novembre 2014 è sempre stato fortemente limitato dalle autorità nelle possibilità di esercitare il proprio ministero.