Roma , giovedì, 24. novembre, 2022 16:00 (ACI Stampa).
Il monaco benedettino Guido de Arezzo è l'ideatore del nome delle note musicali usate oggi dalla maggior parte dei musicisti del mondo.
Guido d'Arezzo era un religioso italiano del Medioevo, che durante il suo periodo presso l'abbazia benedettina di Pomposa (Italia) si distinse per le sue tecniche innovative per imparare nuovi inni liturgici.
Grazie alla sua fama di musicista, l'allora vescovo della diocesi di Arezzo, Teodaldo, gli commissionò la formazione dei cantori della sua cattedrale. Lì scrisse il “Micrologus de disciplina artis musicae”, considerato il più importante trattato di musica del suo tempo.
A raccontare la storia è un articolo di ACI Prensa. Durante il Medioevo, le note musicali erano nominate con lettere dell'alfabeto (A, B, C, D, E, F, G), ma il musicista religioso non considerava questa notazione molto pratica ai fini didattici.
Affinché i suoi studenti potessero memorizzare il suono esatto di ciascuna di queste note musicali, Guido d'Arezzo decise di rinominarle con la prima sillaba di ogni frase dell'inno Ut queant laxis.