Parigi , venerdì, 18. novembre, 2022 16:00 (ACI Stampa).
La dottrina che c’è dietro l’aggressione russa all’Ucraina si chiama Russky Mir, mondo russo, ed è una dottrina nata in seno al Patriarcato di Mosca e promosso anche attraverso varie omelie. Ma, con l’aggressione russa dell’Ucraina, molto è cambiato. Non solo ci sono realtà ortodosse legate al Patriarcato di Mosca che hanno deciso di staccarsi dalla dipendenza canonica, ma c’è anche un modo di teologi che vuole studiare quell’ideologia, comprenderla e combatterla.
È un terreno di scontro sottile. Cinquecento teologi ortodossi non russi hanno già firmato una dichiarazione che mette in discussione il Russky Mir e i suoi fondamenti teologi nel marzo 2022, mentre nel settembre 2022 è stata l’intera assemblea del Consiglio Ecumenico delle Chiese a prendere una posizione netta sulla questione. Non sono mancate le voci dissidenti anche nella stessa Chiesa ortodossa russa.
Si trattava, però, di voci esterne, mentre il Patriarca di Mosca Kirill continuava a sostenere l’invasione nelle sue omelie. Per questo, è interessante notare la presa di posizione dello scorso 4 novembre del Senato Accademico dell’Istituto San Sergio di Parigi.
L’istituto non è direttamente dipendente dalla Russia, ma è stato il cuore teologico dell’Ortodossia legata a Mosca, rappresenta Chiese che hanno legami stretti con Mosca ed è il luogo di formazione frequentato da teologi, vescovi e studenti russi.
Non c’è, nel documento, una critica formale all’ideologia del mondo russo. Piuttosto, mette in discussione il sostegno alla guerra e l’idea che il soldato sia un martire, come invece aveva sostenuto il Patriarca Kirill lo scorso 25 settembre.