Venezia , mercoledì, 16. novembre, 2022 15:00 (ACI Stampa).
Quella della festa della Madonna della Salute a Venezia è una tradizione che ci si rinnova da più di tre secoli. Ricorda una terribile pestilenza, quella del biennio 1630-1631. Da allora, dopo il voto del Doge, ogni anno il 21 novembre i veneziani fanno un pellegrinaggio alla Madonna della Salute, per affidare alla madre di Dio le proprie intenzioni di preghiera e ringraziare dei doni di grazia ricevuti.
Quest’anno la festa si colora di un significato particolare, perché non solo ricorda la guarigione da una peste, ma perché l’icona della Vergine che viene venerata è chiamata “la Mesopondotissa”, la mediatrice di pace, ed è un titolo particolarmente importante oggi che c’è una guerra nel cuore dell’Europa.
La festa comincerà il 18 novembre, alle 12, quando il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia benedice il ponte votivo, che è un ponte provvisorio su barche che attraversa il Canal Grande e collega la zona di San Moisè e S. Maria del Giglio (sestiere di San Marco) con la basilica del Longhena (Sestiere di Dorsoduro) per consentire il passaggio della processione. Ci saranno anche le autorità civili e militari.
Il 20 novembre, alle 19, ci sarà un pellegrinaggio dei giovani da Campo San Maurizio. Si tratterà di un rosario peregrinante, guidato dal Patriarca Moraglia, che attraverserà il ponte votivo e che si concluderà con un atto di affidamento a Maria una volta giunti alla Basilica di Santa Maria della Salute.
Infine, il 21 novembre, la Basilica sarà aperta dalle 6 alle 22.30, per consentire l’accesso ai fedeli che giungono a migliaia per accendere un cero di fronte all’icona.