Città del Vaticano , mercoledì, 16. novembre, 2022 12:30 (ACI Stampa).
Come è ormai consuetudine, ogni anno dal 2012 il popolo Summorum Pontificum si dà appuntamento a Roma da tutto il mondo a fine ottobre per un pellegrinaggio teso a testimoniare il suo amore per la liturgia tradizionale e, in processione ad sedem Petri per il centro città, la sua fedeltà alla Santa Chiesa cattolica, con una serie di riti religiosi basati su libri liturgici precedenti al Vaticano II e che quest’anno si sono svolti nei giorni 28, 29 e 30 ottobre 2022. L’ultimo giorno viene fatto coincidere sempre con l’ultima domenica di ottobre, festa di Cristo re secondo il calendario preconciliare.
Da qualche anno a questa parte poi l’apertura ufficiale del pellegrinaggio viene preceduta nella prima parte di venerdì da un incontro in cui si dibattono tematiche e problemi relativi allo stato di salute della liturgia tradizionale. Per il resto del venerdì e nei due giorni successivi si svolge una molteplicità di cerimonie religiose, compresi i vespri di venerdì sera che aprono ufficialmente il pellegrinaggio, per finire poi al pontificale solenne in San Pietro sabato mattina al termine della processione presieduta da mons. Dominique Rey, vescovo di Fréjus-Tolone, e poi quello per la festa di Cristo Re domenica 30 alla chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini.
L’incontro si è tenuto nell’aula magna dell’Istituto patristico Augustinianum su iniziativa di Christian Marquant, president of Oremus-Paix Liturgique e con la coordinazion del prof. Rubén Peretó Rivas, presidente del CIEL - Centro Internazionale di Studi Liturgici. Tra gli intervenuti figurano don Claude Barthe, cappellano ufficiale del Coetus Internationalis Summorum Pontificum, organizzatore del pellegrinaggio; Don Nicola Bux, teologo e già consultore vaticano; lo studioso e scrittore di liturgia Peter Kwasniewski, il vaticanista Aldo Maria Valli; e Trinidad Dufourq, traduttrice francese dell'Università di Buenos Aires specializzata in testi religiosi.
Il succo dell’incontro e dei vari interventi è stato efficacemente sintetizzato da don Nicola Bux quando ha proclamato con un sano e convincente ottimismo che “Il futuro è nostro”.
La sorpresa è stata la notizia del coinvolgimento del cardinale di Bologna Matteo Zuppi, che ha presieduto i solenni vespri inaugurali del pellegrinaggio alla chiesa di Santa Maria dei Martiri al Pantheon. Forse pochi lo hanno notato, ma per la prima volta il pellegrinaggio viene onorato da un alto prelato amico personale del Papa non solo ancora in carica, ma addirittura presidente della Conferenza Episcopale Italiana.