Bergamo , venerdì, 27. novembre, 2015 14:00 (ACI Stampa).
Ad Omnia, è questo il titolo dei quaderni con i quali la Fondazione Papa Giovanni XXIII mette a disposizione del grande pubblico testi poco conosciuti di Angelo Giuseppe Roncalli. Testi importanti per conoscere la sua maturazione umana, culturale e spirituale. Padre Cornelio Fabro poco dopo la scomparsa del grande Pontefice scriveva a mons. Capovilla: “Bisogna far conoscere la spiritualità di Papa Giovanni nelle sue autentiche sorgenti. La supplico di raccogliere gli scritti spirituali: i frammenti che vengono pubblicati stanno già facendo un bene immenso. Ma la missione spirituale di questo Santo Pontefice è appena all’inizio”.
Ed è proprio questo lo scopo di questo lavoro di studio di migliaia di carte del ricchissimo archivio personale di A.G. Roncalli, vero scrigno di tesori che il suo segretario L.F. Capovilla ha generosamente riversato alla Fondazione Papa Giovanni XXIII. Di questo prezioso materiale documentario fanno parte questi due quaderni, finora inediti, intitolati Ad omnia dal suo stesso autore.
Le sue letture, libri presi in prestito dalla biblioteca, le riviste che ha sfogliato e gli autori che ha accostato ci dicono molto di Angelo Roncalli. Questi appunti offrono elementi capaci di illuminare la poliedrica figura roncalliana proprio nel momento in cui sta gettando le basi della propria formazione culturale e spirituale.
La pubblicazione, che esce per i tipi dell’Editrice Studium, entra a far parte di un progetto ampio e organico, “Roncalli e Bergamo”, sostenuto dalla Fondazione Banca Popolare di Bergamo e in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo. Esso prevede la pubblicazione di fonti inedite e di studi riguardanti Angelo Giuseppe Roncalli e i suoi rapporti con la terra bergamasca, che gli ha dato i natali e con la quale ha intrattenuto forti legami durante tutta la sua vita, anche nei lunghi anni in cui si trovava lontano per ragioni di ministero. Roncalli ha studiato assiduamente la storia civile e religiosa di Bergamo.
L’edizione di quest’opera ha richiesto uno studio meticoloso e paziente: è stato necessario decifrare una calligrafia non sempre chiara, risalire a fonti talvolta indeterminate, individuare riferimenti bibliografici spesso imprecisi, scoprire intrecci storici assai complessi. Il volume è stato curato dal dott. Alessandro Angelo Persico, giovane ricercatore e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Papa Giovanni XXIII, già autore di pregevoli studi su figure insigni della Chiesa del Novecento, come papa Pio XII, mons. Adriano Bernareggi e mons. Giacomo Maria Radini Tedeschi. Il libro è dedicato al cardinal Loris Francesco Capovilla.