Città del Vaticano , sabato, 12. novembre, 2022 15:00 (ACI Stampa).
L’Unione Mondiale degli Insegnanti Cattolici è riunita in una plenaria a Roma, e Papa Francesco, incontrandoli, ha ribadito l’importanza di educatori cristiani nella scuola, ha chiesto di stare attenti alle colonizzazioni ideologiche e ha sottolineato come gli stessi educatori devono portare prima di tutto la testimonianza, di fronte anche alla sfida “del cambio generazionale, che riguarda prima di tutto i dirigenti”.
Un cambio generazionale da vedere “con positività”, dice Papa Francesco, perché “la realtà non è mai statica, è dinamica”, e questo vale anche per le aggregazioni ecclesiali che “si evolvono e si sviluppano con il mutare dei tempi, e ogni cambio d’epoca le pone di fronte a una nuova missione”.
Si tratta dell’inizio di una “nuova missione”, considerando che l’Unione ha prima di tutto lo scopo di “incoraggiare e motivare questi insegnanti”, perché siano “pienamente consapevoli della loro importante missione di educatori”, con un compito che Francesco definisce di “collaboratori del Papa”.
Infatti, spiega “la missione del Successore di Pietro è proprio quella di confermare e sostenere i fratelli nella fede”, e allo stesso modo gli insegnanti cattolici rendono presente il servizio nella Chiesa.
Per Papa Francesco, “l’educatore cristiano infatti è chiamato ad essere nello stesso tempo pienamente umano e pienamente cristiano. Non dev’essere spiritualista e fuori dal mondo. Dev’essere radicato nel presente, nel suo tempo, nella sua cultura”.