Nairobi , giovedì, 26. novembre, 2015 15:23 (ACI Stampa).
Sono almeno diecimila tra religiosi, sacerdoti e seminaristi, ad ascoltare Papa Francesco nl piovoso pomeriggio keniota. Alla St Mary’s School il Papa è stato accolto, dal Superiore Regionale dei Padri Spiritani che hanno fondato la Scuola e dal Parroco della chiesa di St. Austin che si trova all’interno dell’edificio scolastico.
Sotto un grande tendone nel campo sportivo il Papa ha presieduto una preghiera comune.
E dopo il canto del Padre Nostro sono arrivati i saluti di un Missionario d’ Africa, i Padri Bianchi, Padre Felix J. Phiri, Mafr, Presidente della Religious Superior’Conference of Kenya (RSCK) che ha ricordato l’impegno per la custodia del Creato, della tutela dei minori, alla luce del magistero di Papa Francesco. dopo il saluto di monsignor Anthony Ireri Mukobo, I.M.C., Vicario Apostolico di Isiolo e Presidente della commissione per il Clero e i Religiosi della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Kenya anche la testimonianza anche diSuor Michael Marie Rottinghaus, Presidente della Association of Sisterhoods of Kenya (AOSK) che ha ripercorso l’attività delle migliaia di suore, molte della quali hanno dato la vita fino al martirio.
Come sempre in queste occasioni il Papa ha offerto una riflessione a braccio nel suo stile popolare e ha preso spunto da una frase di San Paolo, quello che Dio inizia lo porta in fondo. E così è per i religiosi e i sacerdoti. Non chiede di essere scelti, è il Signore che sceglie: “ Ci siamo messi in fila e abbiamo inizato il cammino ma il cammino lo ha iniziato lui per noi non siamo stati noi.”
Ripete una frase che ama il Papa: non si entra per la finestra ma per la porta e la porta è Cristo. Dio, spiega il Papa, ci ha scelti come si ricorda nelle pagine del profeta Ezechiele.