Awali , venerdì, 4. novembre, 2022 16:33 (ACI Stampa).
L’unità nella diversità e la testimonianza di vita. Sono questi i due elementi di riflessione che Papa Francesco offre ai cristiani del Baherein incontrati oggi nella Cattedrale di Nostra Signora d’Arabia ad Awali.
Una liturgia ecumenica che si conclude con il canto della Preghiera della Pace di San Francesco.
Il Papa parte dalla Pentecoste, perché "quanto ci unisce supera di molto quanto ci divide e che, più camminiamo secondo lo Spirito, più saremo portati a desiderare e, con l’aiuto di Dio, a ristabilire la piena unità tra di noi".
In un paese dove i cristiani sono minoranza e la libertà religiosa è soprattutto libertà di culto, Francesco dice che "il popolo cristiano è chiamato a riunirsi perché le meraviglie di Dio si avverino". E "Qual è il “luogo di ritrovo”, il “cenacolo spirituale” della nostra comunione? È la lode di Dio, che lo Spirito suscita in tutti".
Non un luogo fisico ma la la comunione. La preghiera di lode e di adorazione che è " gratuita e incondizionata, attira la gioia dello Spirito, purifica il cuore, ricostituisce l’armonia, risana l’unità. È l’antidoto alla tristezza, alla tentazione di lasciarci turbare dalla nostra pochezza interiore e dalla pochezza esteriore dei nostri numeri. Chi loda non bada alla piccolezza del gregge, ma alla bellezza di essere i piccoli del Padre. La lode, che permette allo Spirito di riversare la sua consolazione in noi, è un buon rimedio contro la solitudine e la nostalgia di casa".