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Basta alla violenza che strumentalizza la religione e alle persecuzioni dei cristiani

Il discorso dell'arcivescovo Bashar Matti Warda di Erbil al vertice del G20 sulla religioni in Indonesia

L'arcivescovo Bashar Matti Warda |  | Archbishop Bashar Warda L'arcivescovo Bashar Matti Warda | | Archbishop Bashar Warda

Il 2 novembre, l'arcivescovo Bashar Matti Warda dell'arcidiocesi cattolica caldea di Erbil ha pronunciato un discorso di apertura al vertice del G20 sulla religione in Indonesia, davanti ad un pubblico di leader ecclesiastici di varie fedi. L'arcivescovo ha parlato della violenza contro le minoranze religiose in Iraq, l'arcivescovo ha sfidato i presenti a superare i tipici punti di discussione del dialogo interreligioso, affrontando invece le radici delle questioni che portano alla persecuzione religiosa.

Il Forum religioso del G20 o vertice internazionale dei leader religiosi si tiene attualmente in Indonesia e vi partecipano leader religiosi di varie religioni in tutto il mondo. Panel, discorsi e sessioni hanno affrontato argomenti che vanno dalla scoperta dei valori reciproci alla riconciliazione.

Parlando a nome dei cattolici caldei, Warda ha ricordato le lotte che i cristiani devono affrontare in Medio Oriente, una comunità che è scesa dal 20 per cento della popolazione generale a un semplice 3 per cento negli ultimi 50 anni.

C'è il rischio concreto che i cattolici spariscano del tutto;"le sfide affrontate dai cristiani sono quelle affrontate da tutte le minoranze religiose in Iraq". Stessa cosa successe alla comunità ebraica in Iraq, anche altre minoranze come gli Yazidi stanno attualmente affrontando la minaccia di sparire. Sottolineando l'importanza di costruire una cultura della libertà religiosa, l'arcivescovo ricorda che  ̈ogni essere umano ha il diritto di vivere con dignità. Una dignità data non dalle circostanze ma dal valore intrinseco nel loro essere. Senza queste premesse non ci sarà futuro per la fraternità o addirittura per la sopravvivenza dell'umanità. ̈

Guardando alla persecuzione che la sua comunità ha affrontato negli ultimi anni, Warda ha sottolineato il valore in un autentico esame di come i leader religiosi possono influenzare una cultura di pace. Invitando tutti al cambiamento, ha sottolineato l'importanza di una collaborazione tra le fedi necessaria per costruire un Iraq in cui sia presente la libertà di religione.

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Prima di accettare un segno di apprezzamento dal Vertice internazionale dei leader religiosi, l'arcivescovo ha lanciato un appello ai leader religiosi presenti: "noi cristiani siamo un popolo di speranza, ma affrontare la fine ci porta anche chiarezza e con essa il coraggio di dire finalmente la verità. La nostra speranza di rimanere nella nostra antica patria ora si basa sulle nostre capacità e dei nostri fratelli e sorelle musulmani e del mondo di riconoscere queste verità. La violenza e le persecuzioni motivate dalla religione devono finire. Chi lo insegna deve fermarsi. Per favore pregate per noi mentre noi preghiamo per voi".