Città del Vaticano , sabato, 29. ottobre, 2022 11:00 (ACI Stampa).
Il 24 gennaio del 1994, nel giorno della festa di S. Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, Giovanni Paolo II visitava la Sala Stampa della Santa Sede con tuti gli accreditati del tempo guidati dall' allora direttore e portavoce Joaquin Navarro Valls.
"Un incontro che ha luogo sulla terra ferma, anziché volando a 10.000 metri. Mentre si va e si ritorna da uno dei vostri viaggi apostolici" disse.
Tra i tanti che seguirono quella visita c'ero anche io. E ricordo che eravamo molto fieri della "nuova" Sala Stampa tappezzata di un elegante tessuto grigio azzurro in tono con il marmo pregiatissimo bianco e nero del pavimento.
I lavori di ristrutturazione voluti da Navarro Valls si erano svolti un paio di anni prima. La Sala Stampa che era nata come punti di lavoro per i giornalisti del Concilio con uno stile segnato dal marrone, decisamente triste, era diventata moderna.
Quando ho iniziato a frequentarla nel 1990 la sala delle conferenze era più piccola e "rovesciata" bisognava fare il giro per entrare, e poi la sala giornalisti aveva uno stile decisamente "romantico" con scrivanie in legno e telefoni a disco.